di Redazione online
Cos il ct della Nazionale ricorda l’amico e compagno di squadra stroncato dalla malattia
Perdo un fratello, ho sperato fino all’ultimo nel miracolo: sono le commosse parole con le quali il ct della Nazionale Roberto Mancini, dopo una giornata di riserbo, ricorda Gianluca Vialli, suo amico fraterno, compagno di squadra nella Sampdoria scudettata e poi dirigente con gli Azzurri e stroncato da un tumore al pancreas.
Luca ha fatto capire ai ragazzi e soprattutto ai pi giovani il valore della maglia della Nazionale, cosa si poteva fare e dove si poteva arrivare. E’ stata una persona di grande valore per noi e dovremo proseguire su questo prosegue il messaggio del c.t. che stato diffuso dalla Figc. Era gioioso, allegro, raramente l’ho visto arrabbiato.
Mancini rivela poi l’ultimo incontro con il suo gemello del gol: Sono stato a Londra a salutarlo. Abbiamo parlato e scherzato. Lui era sempre di buon umore, come al solito e questo un po’ ti risolleva. Mi ha fatto piacere vedere che era di buon umore anche in quel momento. Abbiamo vissuto quasi tutta la nostra vita assieme, il nostro legame era stretto, un legame che possono avere due fratelli, due persone che ad un certo punto della vita si sono separate calcisticamente, ma quando si amici, lo si per sempre. Luca per me era questo, il nostro rapporto sempre stato di grande rispetto, affetto, amore, amicizia.
7 gennaio 2023 (modifica il 7 gennaio 2023 | 17:41)
© RIPRODUZIONE RISERVATA