di Claudio Arrigoni
Ha 29 anni e non usa la voce, ma le mani e il corpo per rendere visibili i suoni. Alla rassegna della canzone far parte di un team che tradurranno nella lingua dei segni italiana i brani
Aveva due anni e un giorno mamma Virginia and a prenderla all’asilo. Le maestre si erano accorte che quel giorno non le ascoltava pi. Lo disse a suo marito Gianfranco e fecero un esperimento. Mi fecero vedere in tv il Re Leone, si misero dietro a fare rumore, abbassarono completamente l’audio. Per me non cambiava nulla. Martina era diventata sorda e anche ora che ha 29 anni non sa perch sia accaduto. Ho fatto percorsi belli, grazie a mamma e pap, a mia sorella Francesca, a tanti incontri. Martina Romano una cantante. Non usa la voce, ma le mani e il corpo. Insieme ad altri capaci nel rendere visivi i suoni, sar una delle protagoniste del Festival di Sanremo: fa parte della squadra dei performer sordi e udenti che tradurranno nella lingua dei segni italiana le canzoni. La Rai ha cominciato a fare questo servizio nel 2020, affinandolo nelle edizioni successive e rendendolo un vero e proprio spettacolo nello spettacolo. Vedere per credere. Cerchiamo solo di trasmettere musica ed emozioni anche a chi non sente o percepisce male i suoni.
Il Festival inclusivo: per seguirlo con sottotitoli vi la pagina 777 di Televideo e audiodescrizione sulla seconda traccia audio del canale, mentre su RaiPlay vi la versione con traduzione in lis e sottotitoli. Una scommessa vinta, anche se per lei certamente pi difficile rispetto a performer udenti, tutti bravissimi. Per prima cosa occorre comprendere il brano. Non riusciamo a confrontarci con gli artisti e ricevere il significato e il messaggio che vogliono dare. Sarebbe importante e magari ci si arriver, ma il risultato gi di altissimo livello. Poi ci sono i modi di dire o parole che insieme possono apparire strane, occorre tradurle senza modificare il senso. Vale anche per frasi dialettali. Oppure parole volgari o modi di dire che in lis non esistono. Importante trasmettere il ritmo, per questo si usa anche il corpo e soprattutto l’espressione del viso. Martina usa da sempre protesi acustiche: Ho un buon recupero, ma sulla musica non sempre cos. Imparo il testo a memoria e chiedo un parere sul ritmo a una persona che sente. Solitamente si appoggia a Nicola Noro, performer che con lei ha cantato a Sanremo il duetto fra Francesca Michielin e Fedez.
Lo Zecchino d’oro
La prima volta quando era una bimba: Zecchino d’oro. Facevo le elementari e con il coro della mia scuola affiancammo in lis quello dell’Antoniano. Fu suo nonno materno, Giovanni Pallavicini, ex calciatore di serie A in Pro Vercelli e Bari, a indicare la scuola bilingue di Cossato, un modello in Italia per l’inclusione. La famiglia si trasfer da Vercelli a Biella e per Martina quell’approccio fu fondamentale: La lis stato un pilastro per me. Mi ha permesso di raccogliere informazioni a livello visivo e di fare cos un percorso completo. Laurea allo Iulm di Milano in comunicazione (Abitavo con Micaela, anche lei sorda, la mia migliore amica), Magistrale in Cattolica a Brescia e tesi sul Diversity brand, il caso dei consumatori sordi, il lavoro: Prima in Lavazza nella Corporate Communication and Digital Contest Corporate, a Torino. Ora invece sono in Barilla, nel marketing di Mulino Bianco, come Brand Equity & Communication.
Mamma le trasfer la passione per la musica: stata una ispirazione. Nel percorso verso la scuola ascoltavamo “Fuoco nel fuoco” di Eros e me la segnava. Poi mia sorella Francesca: ricordo un concerto di Ligabue con lei che mi faceva capire meglio le canzoni con il labiale e cantavo con lei, altrimenti con cos tanti suoni intorno e le distorsioni mai avrei compreso. Fu Ilaria Galbusera, capitana della Nazionale volley sorde, a spingerla a fare il bando per partecipare a Sanremo. Cantare fa parte di lei, che sorda e questo non deve pi stupire: Come sognare e il sogno aiuta a vivere. Io sono affamata di vita.
6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 07:46)
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