Pescara, in un video tutta la sparatoria: «Quattro colpi a centro, è stata un’esecuzione»

Pescara, in un video tutta la sparatoria: «Quattro colpi a centro, è stata un’esecuzione»

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di Agostino Gramigna

Walter Albi, 66 anni, è morto centrato da un colpo alla fronte. Luca Cavallito, 48 anni, aveva trascorsi di calciatore e precedenti per spaccio di stupefacenti. Dopo averli colpiti il killer ha rubato loro i cellulari

Un’esecuzione in pieno stile mafioso eseguita da un killer professionista. Con quattro colpi andati a centro: due per ciascuna delle vittime. È quanto emerge dalla visione delle immagini riprese dalle telecamere del locale di Pescara dove, lunedì sera, Walter Albi e Luca Cavallito, 66 e 48 anni, sono stati raggiunti dai proiettili sparati da un uomo di cui ancora non si conosce l’identità. Il sicario ha ucciso il primo e ferito gravemente il secondo. In particolare, in uno dei video esaminati dagli inquirenti è stata ripresa, attimo dopo attimo, tutta la dinamica dell’esecuzione: da uno dei vasi disposti intorno al dehors del locale, si vede una mano puntare una pistola e sparare verso il volto dei due uomini seduti ai tavoli del locale per un aperitivo. Poi l’uomo a cui appartiene la mano scavalca la barriera e spara ancora mentre i due sono a terra, prende e si infila nel marsupio i loro cellulari e fugge in sella a uno scooter con il volto nascosto da un casco integrale che indossa per tutta la durata della scena.

Erano amici

Erano molto amici Albi e Cavallito. Il primo, architetto 66enne, è morto subito, centrato da un proiettile alla fronte. L’altra vittima dell’agguato, ex calciatore di 48 anni con precedenti penali, invece è stato ferito gravemente e ora si trova in ospedale. La prognosi è definita riservatissima. Ha riportato ferite multiple da arma da fuoco al torace, all’addome, al volto e alle braccia, fratture varie e ferite lacero-contuse. I due erano seduti al tavolo per festeggiare il compleanno dell’architetto. Erano le 19.30 di lunedì, una via tranquilla di Pescara. Un killer vestito di nero e bardato da un casco in testa si è avvicinato al loro tavolo e ha sparato.

Le vittime

Cavallito, 48 anni, residente a Montesilvano, è figlio di Dario, un discreto calciatore cresciuto nelle giovanili della Juventus che, tra le varie squadre, ha giocato un anno anche nel Pescara. Dal padre ha ereditato la passione del pallone e sognava di arrivare nel calcio che conta, tra i professionisti. Ma la sua carriera, iniziata nell’Ivrea, è continuata solo a livello dilettantistico in squadre abruzzesi (Pineto, Francavilla, Montesilvano). Chiusa la carriera, ha fatto l’allenatore in una scuola di calcio pescarese affiliata alla Juventus. Il calcio ha scandito la sua vita, fino a guai giudiziari. Anni fa l’ex bomber è infatti finito in un giro di droga. Nel 2012 è stato fermato su una strada pugliese dai carabinieri mentre trasportava 200 panetti di hashish per un peso di 19 chili e un valore di circa 150 mila euro. Chi lo conosce, dice che era uscito dal giro e che negli ultimi tempi stava cercando «di dare una ripulita alla sua vita».

L’architetto

Walter Albi era diventato architetto alla fine degli anni Ottanta, dopo la laurea presa all’Università D’Annunzio (era iscritto all’albo di Pescara). Nato a Chieti, aveva uno studio a Francavilla, citta nella quale si era trasferito nel 2018, ma la sua vita professionale si è svolta quasi sempre a Pescara, dove ruotavano gli interessi, le commesse dei lavori pubblici (ha svolto incarichi come consulente tecnico anche per il Tribunale). Tra i vari progetti seguiti, quello di una strada nel territorio di Ortona (Chieti). Di recente aveva ricevuto un incarico dal Comune di Pescara come direttore dei lavori: un cantiere per la manutenzione straordinaria delle coperture delle case popolari, dove si è occupato anche della contabilità degli appalti. A Francavilla era conosciuto come un grande sportivo appassionato di corsa, un uomo stimato, un professionista serio. Almeno questa era la reputazione che di lui si aveva nella cittadina.

2 agosto 2022 (modifica il 2 agosto 2022 | 20:58)

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, 2022-08-02 20:52:00, Walter Albi, 66 anni, è morto centrato da un colpo alla fronte. Luca Cavallito, 48 anni, aveva trascorsi di calciatore e precedenti per spaccio di stupefacenti. Dopo averli colpiti il killer ha rubato loro i cellulari, Agostino Gramigna

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