Pestaggio di Firenze, i sindacati: No alla violenza squadrista. Il 4 marzo la scuola scende in piazza

Pestaggio di Firenze, i sindacati: No alla violenza squadrista. Il 4 marzo la scuola scende in piazza

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Il mondo della scuola manifesta sabato, 4 marzo, a Firenze per dire “no” a una violenza squadrista da condannare senza se e senza ma, e per ribadire che l’affermazione e la difesa dei valori della Costituzione nata dalla Resistenza costituiscono un preciso dovere per tutta la comunità scolastica e per quanti a diverso titolo vi agiscono.

La manifestazione raccoglie l’appello delle RSU di tutte le scuole fiorentine, che in un loro documento hanno scritto: “Noi crediamo nel valore della Scuola Statale di questa Repubblica e, poiché sappiamo quanto l’indifferenza sia un male silenzioso che mina alle fondamenta la democrazia, vogliamo reagire e chiediamo alle organizzazioni sindacali e a tutte le realtà democratiche e antifasciste di questa città e di questo Paese di schierarsi al nostro fianco”.

Indetta dai sindacati CGILCISL UIL di Firenze e dalle federazioni nazionali della scuola, la manifestazione prevede un corteo che partirà alle 14 da piazza SS. Annunziata e raggiungerà piazza Santa Croce alle 15.

Gli interventi dal palco saranno affidati a rappresentanti eletti nelle RSU degli istituti scolastici fiorentini, ai quali si aggiungeranno rappresentanti della società civile e di associazioni che hanno assicurato la loro presenza (ARCI, ANPI, ACLI). Prevista anche la partecipazione, con un proprio intervento, del sindaco di Firenze Dario Nardella.

Crediamo che i gravissimi fatti accaduti davanti al liceo Michelangiolo non possano rimanere senza una risposta ferma e chiara – affermano Francesco Sinopoli (FLC CGIL), Ivana Barbacci (CISL Scuola) e Giuseppe D’Aprile (UIL Scuola RUA) – che intendiamo dare facendo nostre le parole del Presidente Mattarella, che ci ha ricordato quanto sia importante affermare modelli di vita che si contrappongano a quelli improntati a violenza, prepotenza, sopraffazione. È in questo modo che si pongono le basi per una democrazia fondata sulla civile convivenza. Il ruolo svolto dalla scuola è in questo senso fondamentale, per questo la violenza esercitata davanti alle sue porte è ancor più inaccettabile e pericolosa”.

Dai segretari generali dei tre maggiori sindacati della scuola giunge intanto anche la più ferma condanna per le gravi minacce rivolte di recente al ministro Valditara, “al quale – affermano Sinopoli, Barbacci e D’Aprile – esprimiamo tutta la nostra solidarietà”.

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