Piano gas:  riscaldamenti ridotti di 1 grado Nuove regole per elettrodomestici e tv  Energia, perché si rischia un’altra Lehman

Piano gas: riscaldamenti ridotti di 1 grado Nuove regole per elettrodomestici e tv  Energia, perché si rischia un’altra Lehman

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il piano cingolani

di Monica Guerzoni e Fabio Savelli06 set 2022

Gas e riscaldamenti, il piano risparmi: temperature giù di 1 grado, accensione 15 giorni dopo e per un'ora in meno

Ridurre i rischi connessi a una «potenziale interruzione dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno». Ridurre la pressione sugli stoccaggi, far scendere i prezzi del gas al consumo e e l’importo delle bollette e guidare i cittadini verso un consumo «più consapevole» dell’energia, che Vladimir Putin sta usando come arma contro l’Occidente. Sono gli obiettivi del Piano del governo, reso pubblico martedì 6 settembre dal ministro Roberto Cingolani. La prima regola, che sarà attuata entro questo mese, scatterà con un decreto del ministero della Transizione ecologica che ridurrà di un’ora almeno l’orario di accensione invernale dei riscaldamenti e farà scendere di un grado la temperatura, da 20 a 19. Un sacrificio che, tra case private e luoghi pubblici, porterà a un risparmio di metano pari a 3,1 miliardi di metri cubi. Saranno ridotti di 1 grado anche le temperature degli edifici adibiti ad attività industriali. E di 15 giorni anche il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio).

Si ridurrà anche di un’ora la durata dei caloriferi, secondo un meccanismo diviso per fasce regionali. In zona A i riscaldamenti saranno accesi per un massimo di cinque ore giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo. In zona B per un massimo di 7 ore giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo. In zona C per un massimo di 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo. In zona D per un massimo di 11 ore giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile. In zona E per un massimo di 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile

Ci saranno controlli a campione sugli edifici pubblici e i grandi locali commerciali e il governo lancerà una campagna di comunicazione per convincere le persone a fare la propria parte. Come? Abbassare la temperatura dell’acqua in casa e ridurre la durata della doccia, usare pompe di calore elettrico anche per riscaldare gli ambienti d’inverno, «abbassare il fuoco dopo l’ebollizione», ridurre il tempo di accensione del forno, avviare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico, staccare le spine elettriche quando gli elettrodomestici non sono in funzione, non lasciare accesi Tv e decoder, spegnere le luci.

Tutte misure da cui si può ottenere un risparmio, calcola l’Enea, fino a 2,7 miliardi di metri cubi di gas metano. Nel piano è scritto anche che «ulteriori risparmi possono conseguirsi con misure comportamentali che richiedono investimenti anche piccoli da parte degli utenti». Suggerimenti di buon senso, per chi se li può permettere: sostituire gli elettrodomestici e i climatizzatori ad alto consumo con apparecchi più efficienti, installare nuove pompe di calore elettriche al posto delle vecchie caldaie a gas e pannelli solari termici per produrre acqua calda, scegliere lampadine a led invece di quelle tradizionali.

Dal punto di vista della generazione termoelettrica si punta sulla massimizzazione della produzione a carbone e olio delle centrali esistenti regolarmente in servizio che contribuirebbe per il periodo 1° agosto 2022 – 31 marzo 2023 a una riduzione di circa 1,8 miliardi di metri cubi di gas.

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