di Alessandra Muglia
Ismail Mashal fermato mentre regalava libri su un carrettino con la scritta: la scienza un diritto di uomini e donne
Stava regalando libri ai passanti per le vie di Kabul su un carrettino con la scritta La scienza un diritto per uomini e donne quando stato picchiato senza piet e arrestato. Stava osando troppo il professore Ismail Mashal che a dicembre ha strappato la sua laurea in diretta tv per protestare contro la decisione dei talebani di vietare anche l’universit alle ragazze, comprese le sue due figlie. Un gesto coraggioso (Come uomo e come insegnante, non potevo fare altro e sentivo che i miei certificati erano diventati inutili. Cos li ho strappati aveva spiegato) che l’aveva reso popolare in mezzo mondo cos come la sua decisione di dimettersi da dall’universit di Kabul e di chiudere il suo ateno, perch l’istruzione o viene offerta a tutti o a nessuno.
Da allora non era pi rientrato a casa per non mettere in pericolo la sua famiglia. L’eroico professore, un ex giornalista di 36 anni, era consapevole di essere in pericolo ma non poteva restare a guardare: quando le sue figlie gli avevano chiesto perch non potessero andare a scuola in lui era scattato qualcosa, ha raccontato a Radiobullets. Alzo la voce. Sto con le mie sorelle (studentesse, ndr). La mia protesta continuer anche se mi costa la vita, ripeteva. la scorsa settimana intervistato dalla Bbc aveva ribadito di non voler mollare: L’unico potere che ho la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non rimarr in silenzio ora.
Gioved stato arrestato senza aver commesso alcun reato, ha reagito il suo assistente, Farid Ahmad Fazli. stato picchiato senza piet e portato via in modo molto irrispettoso da membri dell’Emirato islamico, nome ufficiale del regime talebano.
Un funzionario talebano ha confermato l’arresto. Il professor Mashal da tempo impegnato in atti provocatori contro il sistema, accusato di aver tentato di danneggiare il governo dei talebani invitando i giornalisti ad ammassarsi su una strada principale e creare caos – ha twittato Abdul Haq Hammad, direttore del ministero dell’Informazione e della cultura – I servizi di sicurezza lo hanno preso per un’indagine.
Testimoni oculari hanno riferito che il professore stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza talebane durante l’arresto.
Abdul Haq Humad, an official of the Ministry of Information and Culture, on Twitter announced the arrest of Professor Ismail Mashal, saying: ?Instructor Mashal, who has been taking actions in various ways to harm the current govt, gathered the journalists around him…1/2 pic.twitter.com/vveGMBYskb
— TOLOnews (@TOLOnews) February 3, 2023
Prendere di mira e sopprimere attivit civili pacifiche inaccettabile e contrario agli obblighi internazionali dell’Afghanistan — ha attaccato il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Afghanistan Richard Bennett — Chiedo il suo rilascio immediato e incondizionato. Stessa richiesta da Amnesty International che definito arbitrariol’arresto del professore.
Proprio in questi giorni la vice Segretario generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, in Afghanistan a colloquio con i leader del governo de facto per chiedere – come scrive in un tweet – l’annullamento dei recenti divieti per i diritti e l’istruzione delle donne e delle ragazze afghane.
Nella societ conservatrice e patriarcale dell’Afghanistan, non accade spesso di vedere un uomo cos determinato a protestare per i diritti delle donne. Nonostante le loro promesse di essere pi flessibili, dal loro ritorno al potere nell’agosto 2021 i talebani sono tornati all’interpretazione ultra-rigorosa dell’Islam che aveva segnato il loro primo periodo al potere (1996-2001) e hanno moltiplicato le misure volte a cacciare le donne dallo spazio pubblico. Dopo averle bandite dalle scuole secondarie, a dicembre scattato il divieto per l’istruzione universitaria. Pochi giorni dopo, hanno ordinato alle ong di non lavorare pi con le donne afgane, anche se da allora sono state concesse esenzioni per il settore sanitario. Le donne sono state anche escluse dalla maggior parte dei lavori nella pubblica amministrazione e ricevono salari di povert in cambio dell’obbligo di restare a casa.
4 febbraio 2023 (modifica il 4 febbraio 2023 | 12:25)
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