“Parole gravi quelle del ministro Valditara, riportate stamattina da il Foglio, che rendono palese la volontà di delegittimare una parte delle organizzazioni sindacali, dando ad alcuni la patente di ‘buoni’, i costruttivi, e ad altri quella di ‘cattivi’, i conflittuali, e utilizzando in maniera errata e strumentale i dati sulla rappresentatività. Il vecchio squallido gioco retorico e politico del ‘dividi et impera’, che ha l’unico obiettivo dividere i lavoratori e le lavoratrici del mondo della scuola e di garantirsi le condizioni per operare indisturbato quello smantellamento definitivo della scuola dell’inclusione che si intravede in tutti i primi atti del suo dicastero.”
Lo afferma Elisabetta Piccolotti dell’Alleanza Verdi Sinistra.
“Non è normale infatti – prosegue l’esponente della commissione cultura di Montecitorio- che il ministro dell’Istruzione attacchi a tutto campo lo strumento dello sciopero che, a questo è prudente ricordarlo, è un diritto dei lavoratori e delle lavoratrici, accusando contestualmente alcuni sindacati di indirli esclusivamente per ragioni politiche. “
“Il ministro che tanto straparla di ‘rispetto, dovrebbe evitare di additare come nemico chi sciopera, anche quando lo sciopero è meno riuscito di altri, e dovrebbe sapere che ‘rispetto’ è rispondere nel merito delle richieste di chi si mobilita e si impegna nell’attività sindacale, a prescindere da quale sia la sigla sindacale che li rappresenta“, continua.
“Mentre invece continua irrispettosamente – conclude Piccolotti – a rispondere soltanto con quotidiani proclami contro il ‘68: una vera e propria ossessione che la dice lunga su quanta ingiustizia sociale il Ministro voglia coltivare con le sue riforme dell’istruzione.”