Pietro Beccari, un italiano a Louis Vuitton (con il ritmo di Pharrell Williams)

lusso

di Alice Scaglioni20 feb 2023

Pietro Beccari, un italiano alla guida di Louis Vuitton (con il ritmo di Pharrell Williams) Pietro Beccari (Louis Vuitton)

Ad appena due settimane dal suo ingresso ufficiale in Louis Vuitton come presidente e amministratore delegato, Pietro Beccari — nel gruppo Lvmh da diciassette anni — ha annunciato l’arrivo del nuovo direttore artistico delle creazioni maschili della maison francese. Il successore del compianto Virgil Abloh — scomparso ad appena 41 anni nel novembre 2021 — infatti l’eclettico musicista, produttore musicale e designer Pharrell Williams (famosissimo e pluripremiato il suo brano Happy). L’indiscrezione, lanciata dal Wall Street Journal nella giornata di marted 14 febbraio, stata confermata in serata dallo stesso Beccari, che ha commentato cos la notizia: Sono lieto di dare il bentornato a Pharrell, dopo le nostre collaborazioni del 2004 e del 2008 per Louis Vuitton, come nostro nuovo Direttore Creativo Uomo. La sua visione creativa al di l della moda condurr senza dubbio la Maison verso un nuovo ed entusiasmante capitolo.

Il ritorno del musicista designer

La sua prima collezione debutter sulle passerelle parigine della Settimana della Moda Uomo a giugno. Il modo in cui (Pharrell Williams, ndr) supera i confini dei vari mondi che esplora, in linea con la vocazione culturale di Louis Vuitton, e ne rafforza i valori di innovazione, spirito pionieristico e imprenditorialit, si legge nel comunicato della casa di moda del gruppo Lvmh. Williams si trover quindi a prendere le redini dell’Uomo Louis Vuitton, orfano di un direttore creativo dalla prematura scomparsa di Abloh, approdato alla maison nel 2018 come primo uomo nero a ricoprire un ruolo di questa importanza in una casa di lusso europea. L’appuntamento quindi fissato a giugno, quando vedremo le prime creazioni sfilare a Parigi. Una nuova sfida per il presidente e amministratore delegato Beccari, fresco di nomina, e per la casa di moda che nel 2022 ha per la prima volta superato i 20 miliardi di euro. Lo scorso anno si dimostrato eccellente per Louis Vuitton, come confermano anche i risultati del gruppo presentati il 23 gennaio. Positivo il giudizio sulle sfilate prt–porter donna create da Nicolas Ghesquire, diverse le novit annunciate nel campo della pelletteria, orologeria e gioielleria, cos come la collaborazione con l’artista Yayoi Kusama, che ha sorpreso per la rivisitazione delle creazioni pi iconiche del brand.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo all’uomo che guida, da questo mese, la maison di punta del gruppo Lvmh: Pietro Beccari. uno degli italiani che si trova ai vertici delle case di moda pi famose al mondo e che in questi anni riuscito con il suo lavoro in vari brand a mettersi in luce tanto da ritrovarsi ora nel ruolo di presidente e ceo di Louis Vuitton.

Classe 1967, si laureato in Economia e Commercio all’Universit di Parma. Ha iniziato a lavorare nel settore Marketing di Benckiser in Italia e Parmalat negli Stati Uniti, poi passato alla Henkel in Germania, dove si trovato a ricoprire il ruolo di Vicepresidente della divisione Haircare. Il 2006 stato l’anno che ha segnato il suo ingresso nel gruppo Lvmh, proprio in Louis Vuitton: qui era stato nominato vicepresidente esecutivo nel Marketing e Comunicazione. Il lavoro nella sua prima esperienza nella casa di moda parigina era stato apprezzato per le campagne pubblicitarie Journeys realizzate con star internazionali del calibro di Angelina Jolie, ma anche l’astronauta Buzz Aldrin (secondo uomo ad aver calpestato il suolo lunare, nell’ambito della missione Apollo 11) e il leader Gorbaciov, ritratto dall’obiettivo di Annie Leibovitz.

La carriera

Nel 2012 stata la volta di Fendi, di cui stato presidente e amministratore delegato. Una vera e propria svolta per la sua carriera, che ha segnato anche un nuovo corso per la maison romana: qui infatti Beccari si concentrato sui giovani consumatori, con l’obiettivo di agganciare un segmento strategicamente importante, arrivando ad aumentare la brand awareness tra Millennial e Generazione Z. Risale al 2013 il progetto Fendi for Fountains nel centro di Roma: l’anno prima la Fontana di Trevi, uno dei simboli della Citt Eterna, era stata restaurata dal Comune, ma i lavori avevano fatto emergere le criticit dello stato di conservazione, tanto da spingere il sindaco a fare un appello per sensibilizzare le grandi aziende sul tema. Fendi era stato l’unico partner del progetto nato proprio con lo scopo di proteggere la Fontana di Trevi e il complesso delle Quattro Fontane, fornendo in totale 2,2 milioni di euro in fondi per i lavori di restauro.

Nel 2018 stato nominato presidente e ceo in Christian Dior Couture. Sempre nello stesso anno, stato il primo a ricevere il premio Alumnus dell’anno dall’Universit di Parma, dove si laureato nel 1992. Il suo percorso a Dior stato segnato dal sodalizio professionale con Maria Grazia Chiuri, alle creazioni Donna, con Kim Jones per l’Uomo e con Victoire de Castellane per la gioielleria, che ha portato il fatturato da meno di 3 miliardi nel 2017 a 5,8 nel 2021. Pietro Beccari ha svolto un lavoro eccezionale per Christian Dior negli ultimi cinque anni — diceva Bernard Arnault al momento dell’annuncio del suo passaggio in Louis Vuitton, l’11 gennaio scorso —. La sua leadership ha accelerato il fascino e il successo di questa iconica maison. I valori dell’eleganza e dell’innovazione di Monsieur Dior hanno ricevuto nuova intensit, supportata da designer di grande talento. Sono sicuro che Pietro guider Louis Vuitton al successivo livello di successo e desiderabilit.

Dal 1 febbraio 2023 quindi il nuovo presidente e ceo: succede a Michael Burke,che da dieci anni era alla guida dell’azienda e ora assumer nuovi incarichi in Lvmh. Beccari il primo italiano a ricoprire un ruolo cos alto nella casa di lusso francese. Sui rapporti tra Italia e Francia diceva al Corriere: un simpatico derby, ma sulle cose sostanziali c’ rispetto e collaborazione. Le polemiche politiche certo non fanno bene ai rapporti. Ma per fortuna passano e rimane la sostanza delle cose. D’altronde le grandi maison francesi fanno affidamento (anche) sul Made in Italy per la produzione: Louis Vuitton ha la Manifattura delle calzature a Fiesso d’Artico ed entro il 2023 aprir due nuovi siti (uno nelle Marche, a Civitanova, e uno in Toscana, a Pontassieve), ma presente anche Dior. Inoltre Beccari non l’unico manager tricolore alla guida di marchi cos importanti: ricordiamo Marco Bizzari da Gucci, Francesca Bellettini in Yves Saint Laurent, Andrea Guerra in Prada, Sabina Belli in Pomellato, Jacopo Venturini da Valentino. Segno che la scuola manageriale italiana nella moda continua ad attrarre interesse e ad assicurare successo ai brand.

Iscriviti alle newsletter di L’Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di James Fontanella-Khan
L’Italia e l’Europa viste dall’America

E non dimenticare le newsletter
L’Economia Opinioni e L’Economia Ore 18

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version