di Aldo Grasso
Pierfrancesco Diliberto ormai un attore, regista, scrittore non pi uno sconosciuto
Nuovo appuntamento con Caro Marziano, la striscia giornaliera prodotta da Fremantle per Rai Cultura, realizzata e condotta da Pif (Rai3). Anche questa volta ci troviamo di fronte a una piccola collezione di storie a uso e consumo di un alieno, secondo il celebre ribaltamento di Ennio Flaiano: gli studenti della World House di Rondine, vicino ad Arezzo (coppie di nemici: russi e ceceni, azeri e armeni, israeliani e palestinesi, ucraini e russi che qui seguono un percorso biennale per imparare a superare l’odio che separa i loro popoli e a costruire relazioni di pace); il Baskin, ovvero il basket integrato, uno sport per tutti, ma per tutti insieme: maschi e femmine, disabili e normodotati dove si vince e si perde e ognuno contribuisce per quel che sa e quel che pu; Gile Bae, pianista olandese di origine coreana, che vive e lavora in Italia da molti anni e che ha gi vinto premi internazionali, suonato davanti a famiglie reali e premi Nobel e inciso una sua esecuzione delle Variazioni Goldberg. E altro ancora.
Il fatto che ormai Pif, ovvero Pierfrancesco Diliberto, non pi uno sconosciuto marziano che vede il mondo dal suo obl: attore, regista, scrittore, un personaggio, per cos dire, dello star system italiano. Per lui, e di rimando per noi spettatori, diventa pi difficile credere a quella sottile arte dello straniamento, a quella finta sprovvedutezza che gli ha sempre permesso di stabilire un rapporto empatico con i suoi interlocutori.
Con Gile Bae, tanto per fare un esempio, siamo partecipi del suo stupore di fronte alla bravura della pianista, riesce a farla suonare coprendole con una mano gli occhi, ma, al momento dell’esibizione di Ferrara con l’orchestra della Rai, Pif non pi di un altro mondo, il famoso Pif che ascolta un concerto. Sempre divertente, sempre piacevole ma un po’ meno marziano.
12 gennaio 2023 (modifica il 12 gennaio 2023 | 19:32)
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