Durante il confronto tra il senatore Mario Pittoni (Lega) e il deputato Gabriele Toccafondi (Italia Viva) nell’appuntamento di Tecnica della Scuola Live del 30 agosto sui temi scuola della campagna elettorale, abbiamo assistito a un dibattito acceso.
Le dichiarazioni di Mario Pittoni
Il senatore Pittoni esplicita la propria posizione sul sistema di reclutamento introdotto dal DL 36/2022: “Per non trovare gli ostacoli che conosciamo soprattutto con Palazzo Chigi avevamo demandato a un Dpcm le regole per i nuovi percorsi abilitanti. Quello che abbiamo chiesto è che si eviti il numero chiuso e che si tenga conto della lunga esperienza pratica di questi insegnanti. Almeno a chi ha superato i 3 anni di esperienza sul campo non si dovrebbero chiedere anche 120 ore di tirocinio diretto. Tra un po’ queste persone andranno in pensione prima di essere stabilizzate – commenta – non si può continuare così. Abbiamo già visto il Tfa: dopo un decennio non abbiamo personale specializzato, quel meccanismo va tolto. L’unica cosa che ha funzionato è stato il Pas (percorsi abilitanti speciali) nel 2015, sebbene non sia stato facile da gestire, perché in tre anni ha consentito l’abilitazione di circa 70mila insegnanti, su circa 100mila iscritti, a dimostrazione del fatto che qualcuno è stato respinto, si è trattato di un percorso serio”.
“Quanto al precariato storico – continua – basta, torniamo ai meccanismi del doppio canale. Il concorso per titoli ed esami non può essere un totem: abbiamo portato questi docenti a un’età in cui non è facile studiare perché si comincia ad avere qualche problema di memoria, neanche fosse stata studiata apposta, questa operazione, per liberarci di queste persone, le abbiamo solo sfruttate. Il concorso non è obbligatoriamente per titoli ed esami”.
Il battibecco con Gabriele Toccafondi
“A noi interessa che la scuola abbia insegnanti preparati, selezionati, formati,” esordisce il deputato di Italia Viva, ma il suo intervento è subito interrotto dal senatore Pittoni: “Gli date fiducia da 15 anni, e ora chiedete che siano formati e selezionati”.
Toccafondi replica alla provocazione: “Con Bussetti siete stati al Governo e avete distrutto il Fit senza trovare nessun’altra soluzione, quindi ora se qualcuno mi viene a dire che da 5 anni a questa parte è colpa nostra se abbiamo una marea di precari, guardati allo specchio come Lega. E ricordatevi che con Bianchi all’Istruzione avete avuto il sottosegretario Sasso”.
Ricordiamo che il Fit prevedeva, a regime, il superamento di un concorso per titoli ed esami, e da questo l’accesso a un percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente (FIT), superato il quale si acquisiva il diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
“Ci sono due esigenze per chi vuole fare l’insegnante – continua il deputato Toccafondi – la prima è tutelare chi ha almeno 3 anni di insegnamento e rema a favore dei ragazzi, e questo è un valore aggiunto; l’altra è l’esigenza dei giovani laureati che hanno la vocazione all’insegnamento e voglio entrare nel mondo della scuola. Nel prossimo Governo dovremo considerare senza preconcetti ideologici queste esigenze. Ma vogliamo anche che venga garantita la continuità didattica, perché per un ragazzo avere insegnanti che cambiano di anno in anno è destabilizzante”.
“Il tema dei concorso c’è – ammette – ma basta con i test a crocette“, una considerazione sulla quale Gabriele Toccafondi stavolta si trova in linea col senatore Pittoni.
, 2022-08-30 15:28:00, Durante il confronto tra il senatore Mario Pittoni (Lega) e il deputato Gabriele Toccafondi (Italia Viva) nell’appuntamento di Tecnica della Scuola Live del 30 agosto sui temi scuola della campagna elettorale, abbiamo assistito a un dibattito acceso. Le dichiarazioni di Mario Pittoni Il senatore Pittoni esplicita la propria posizione sul sistema di reclutamento introdotto dal […]
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