Pogba non si opera. I medici per l’intervento, ma lui ascolta il fisioterapista

Pogba non si opera. I medici per l’intervento, ma lui ascolta il fisioterapista

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di Massimiliano Nerozzi

Il francese della Juventus Paul Pogba ascolta il fisioterapista personale. Ora 5 settimane di terapie conservative pensando a Juventus e Mondiale

Le vie della medicina, e della guarigione, sono infinite, ma quella scelta da Paul Pogba per aggiustare il suo ginocchio destro ha vagamente l’aria di una scommessa: cinque settimane di protocollo conservativo, tra tre di fisioterapia, esercizi, piscina; e altre due di allenamenti differenziati, sul campo.

Da quasi dieci giorni, quando Pogba s’era lesionato il menisco laterale, questo era diventato il dilemma interiore del giocatore: operarsi o no? Un quesito cui tutti i medici interpellati finora, dall’esperto negli Stati Uniti ai colleghi dello staff juventino e del J Medical, avevano già dato risposta: consigliando un intervento di meniscectomia, in artroscopia, i cui tempi di recupero dipenderebbero dalle dimensioni del frammento rotto nel menisco esterno. Garantendo però un timing dalle 4 alle 6 settimane, compatibile con gli oneri del campionato e gli onori del Mondiale in Qatar, che Pogba — come tutti i giocatori del pianeta — non vorrebbe perdere. Che l’opzione consigliata fosse l’intervento, il dottor Cottet-Sonnery l’aveva già anticipato al telefono, dopo che i medici juventini gli avevano subito inviato esami e check up del ginocchio. Non del tutto convinto — anzi, pochissimo — il centrocampista francese ha voluto farsi vedere dal chirurgo, che è da tempo un luminare del ramo.

Il fatto è che in questa storia c’è un altro mago, il personalissimo fisioterapista che sta seguendo Pogba da tempo, e con il quale il giocatore ha intrapreso la terapia conservativa, che gli sta alleviando il dolore. Cosa comprensibile, stando lontano dall’attività: ma con l’inizio del campionato — è il timore — senza operazione il dolore potrebbe rispuntare, bloccando l’articolazione e boicottando la stagione.

Nell’attesa, Pogba sceglie l’ironia, di fronte ai telefonini spianati dei cronisti, appena rientrato a Torino dal controllo, su aereo privato: s’è messo a zoppicare, salvo poi ridersela («paparazzi»). In realtà è preoccupato, come ha confidato l’altro giorno a qualche amico d’adolescenza di Le Havre. Del resto, in ballo c’è pure la coppa del Mondo di novembre, motivo per cui appesi ai referti, e alla sua decisione, ci sono anche i medici della Nazionale. Sullo sfondo traspare un clima di apprensione, come testimoniano questi giorni di attesa: come se gli infortuni di Manchester avessero lasciato il segno, più nella testa che nei tessuti. Ma adesso ha deciso: e, si sa, il primo passo per una guarigione cammina nella testa di ogni paziente.

3 agosto 2022 (modifica il 3 agosto 2022 | 07:03)

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, 2022-08-03 05:21:00, Il francese della Juventus Paul Pogba ascolta il fisioterapista personale. Ora 5 settimane di terapie conservative pensando a Juventus e Mondiale, Massimiliano Nerozzi

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