La misura
di Valentina Iorio03 dic 2022
La norma contenuta nella legge di Bilancio che fissa a 60 euro il tetto oltre il quale gli esercenti sono obbligati ad accettare carte di credito e bancomat continua a far discutere. Venerd 2 dicembre il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite della Corte dei conti, Enrico Flaccadoro, in audizione in Parlamento ha segnalato come l’innalzamento del tetto dei pagamenti e, in particolare, la non sanzionabilit dei rifiuti ad accettare pagamenti elettronici di un determinato importo possano risultare non coerenti con l’obiettivo di contrasto all’evasione fiscale previsto nel Pnrr e, segnatamente, con la riforma 1.12 del Pnrr (Riforma dell’Amministrazione fiscale), nell’ambito della quale la Missione 1 prevede specifiche misure volte, a contrastare l’evasione fiscale.
Il documento della Corte dei conti
In un’ottica di lungo periodo – si legge sempre nel documento che la Corte dei conti ha presentato alle commissioni Bilancio di Camera e Senato – la diffusione dei pagamenti elettronici potrebbe consentire di sviluppare, da parte dell’amministrazione finanziaria e anche di altre pubbliche amministrazioni, servizi in grado di ridurre drasticamente gli adempimenti di cittadini e imprese. Per quel che riguarda la vulgata secondo cui i pagamenti elettronici comportano maggiori oneri del contante, secondo la Corte tale affermazione trascura i costi pubblici e privati connessi all’utilizzazione delle banconote e delle monete che le analisi della Banca d’Italia hanno messo in evidenza.
I 5 Stelle rilanciano il cashback
Sulla questione tornato anche il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che attacca: Il governo e il ministro dell’Economia si stanno assumendo una grave responsabilit che pagheremo negli anni futuri. I deputati della commissione Bilancio del M5s in una nota fanno sapere che il Movimento si batter per cancellare questo passo indietro e presenter emendamenti per puntare fortemente sui pagamenti digitali, recuperando il cashback ordinario allora lanciato dal governo Conte e introducendo l’innovativo meccanismo del cashback fiscale, che consentirebbe ai contribuenti di vedersi immediatamente accreditate su conto corrente le spese fiscalmente detraibili sostenute con strumenti elettronici.
Il confronto con Bruxelles
In una nota Palazzo Chigi ha spiegato che sul tema della soglia all’obbligo del Pos sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea. Le divergenze con Bruxelles riguardano la questione della tracciabilit del contante e della lotta all’evasione fiscale. La norma sul Pos, infatti, va a sommarsi all’innalzamento della soglia sull’utilizzo del contante che passa da mille a 5 mila euro, dal 1 gennaio 2023. L’Iva in Italia l’imposta pi evasa e ha un peso di oltre 30 miliardi di euro.Sul tetto a 60 euro per l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici troveremo un accordo ragionevole con l’Europa, ha detto nei giorni scorsi il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, intervistato dal Messaggero.
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, 2022-12-04 10:25:00, Secondo la Corte la misura potrebbe risultare non coerente con l’obiettivo di contrasto all’evasione fiscale previsto nel Pnrr. Conte: «Il governo e il ministro dell’Economia si stanno assumendo una grave responsabilità che pagheremo negli anni futuri», Valentina Iorio