il provvedimento Mezzogiorno, 16 settembre 2022 – 10:44 Accolto con decreto cautelare di urgenza il ricorso che era stato presentato da varie associazioni ambientaliste – tra esse il Wwf e la Lipu – contro la delibera di giunta regionale che dava il via libera ai cacciatori il 18 ed il 21 settembre per varie specie di Fabrizio Geremicca Il Tar boccia la Regione Campania sulla preapertura della caccia. Il magistrato Anna Pappalardo, presidente della terza sezione del tribunale amministrativo, ha infatti accolto con decreto cautelare di urgenza il ricorso che era stato presentato da varie associazioni ambientaliste – tra esse il Wwf e la Lipu – contro la delibera di giunta regionale che dava il via libera ai cacciatori il 18 ed il 21 settembre per varie specie. Le associazioni erano patrocinate dall’avvocato Maurizio Balletta. «La Regione – ricostruisce la vicenda quest’ultimo – aveva inizialmente preparato un buon calendario venatorio, conforme tra l’altro al parere dell’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca sulla fauna selvatica. La delibera adottata il 13 luglio stabiliva infatti che la stagione venatoria cominciasse il I ottobre ad eccezione che per tre specie: merlo, colombaccio e tortora, cacciabili già dal 18 settembre. Era una soluzione tutto sommato ragionevole». Prosegue il legale: «Alcune associazioni dei cacciatori avevano impugnato però il provvedimento innanzi al tribunale amministrativo regionale. L’udienza era prevista per il 6 settembre, ma il 5 la Regione ha adottato una nuova delibera, che ha modificato quella di metà luglio ed ha introdotto la possibilità di cacciare a partire dal 18 e dal 21 settembre numerose altre specie di uccelli. Di conseguenza nell’udienza del 6 il ricorso dei cacciatori è stato dichiarato improcedibile. Avevano infatti ottenuto quello che chiedevano prima ancora che si pronunciasse il tribunale». Sono state, però, a questo punto le associazioni ambientaliste a sfidare Palazzo Santa Lucia davanti al Tar, perchè hanno presentato ricorso contro la nuova delibera, quella adottata dalla giunta De Luca il 5 settembre. «Il presidente di sezione Pappalardo – va avanti nella ricostruzione l’avvocato Balletta – ha accolto il ricorso. Risultato: restano cacciabili a settembre solo le tre specie per le quali la preapertura era già prevista dalla prima delibera di giunta, quella di metà luglio. Per tutte le altre, per esempio la quaglia, la caccia si apre ad ottobre». Nei prossimi mesi il Tar dovrà pronunciarsi anche sul ricorso degli ambientalisti contro la parte della delibera che permette di cacciare fino al 31 gennaio alcuni uccelli – per esempio gli acquatici, la beccaccia, i tordi – nonostante tra fine dicembre e gennaio quelle specie inizino la migrazione prenuziale. «Noi riteniamo – conclude Balletta – che il calendario regionale su questo punto sia in contrasto con le norme europee». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 16 settembre 2022 | 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-16 15:49:00, Accolto con decreto cautelare di urgenza il ricorso che era stato presentato da varie associazioni ambientaliste – tra esse il Wwf e la Lipu – contro la delibera di giunta regionale che dava il via libera ai cacciatori il 18 ed il 21 settembre per varie specie,