di PIERLUIGI PANZA
L’artista si aggiudica la XXI edizione del riconoscimento per autori under 40. Fino al 16 ottobre tutte le opere esposte gratuitamente a Palazzo Reale
Giulia Cenci la vincitrice della XXI edizione del Premio Cairo per l’Arte contemporanea. Il suo lavoro, che si presenta come un grigio lupo di resina squartato dentro una vasca idromassaggio, è stato scelto l’unedì sera 10 ottobre, a Palazzo Reale di Milano da una giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima Fondazione torinese e composta da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini; Mariolina Bassetti, chairman Christie’s Italia; Gabriella Belli, direttrice dei Musei Civici di Venezia; Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo nazionale dell’Arte digitale di Milano; Lorenzo Giusti, direttore della Galleria d’Arte moderna di Bergamo; Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà di Roma e dal maestro Emilio Isgrò. Per la giuria, all’unanimità, in un momento in cui la condizione umana risulta sconvolta da un presente ostile, gli artisti si sono fatti interpreti della realtà e Cenci «ha saputo rappresentare con potenza formale l’incontro tra esseri viventi e mutazioni tecnologiche, tra naturale e artificiale, tra identità e alterità».
Nel complesso sono state le figure zoomorfe a costituire una possibile narrazione collettiva delle opere selezionate dalla rivista «Arte», diretta da Michele Bonuomo, per il Premio Cairo. Nel mappamondo Immondo di Bruno Fantelli dobbiamo immaginarci l’origine dei tempi con animali mostruosi che emergono e poi nascono con testa di serpente in stile maya nell’opera di Cecilia Granara. Quindi si configurano nelle zoomorfie di Marta Spagnoli (che rimandano alle celebri mappe di Opicino de Canistris studiate dagli allievi di Warburg), si stabilizzano nell’evocativa Vacca sul ghiaccio che scotta di Thomas Braida e infine mammiferi e mostri marini ormai decotti si sfaldano nel Crepuscolo di Giulio Malinverni o muoiono come perturbanti avanzi della società postindustriale proprio nella premiata vasca idromassaggio (Untitled) di Giulia Cenci. Credo che quest’ascesa e caduta dell’Impero degli animali, specie di wagneriano e tragico Ring, colpisca l’immaginario contemporaneo anche degli osservatori più che opere astratte o informali anche per il loro rimando alla pittura medioevale o fiamminga da immaginario collettivo.
Tuttavia, quella zoomorfa non è l’unica chiave di lettura della caleidoscopica proposta del premio. Ludus florens di Diego Scroppo richiama al tema mainstream della bella fluidità (maschile) con una scultura quasi alla Thorvaldsen ma realizzata con stampante 3D mentre l’Atlas Ego di Luca Di Luzio raffigura l’esplosione/implosione di noi stessi e di mondi dominati dall’identità. C’è poi l’universo degli oggetti che emerge nella Sedia laccata di Bros chiamata a far dialogare i visitatori attraverso il suono che si irradia da un altoparlante, nelle ibridazioni di Elia Cantori e nell’assemblaggio di rifiuti in poliuretano di Alessandro Gerull, che riecheggia quelli dell’indiano Subodh Gupta. Qui sono in gioco i principi dell’obsolescenza e della conservazione, la resistibile attrazione al consumo e l’interrogazione sulla memoria materiale. In Linda Carrara il tema è, invece, quello dell’artificio, in Valentina De’ Mathà la tradizione e in Federica di Pietrantonio il virtuale. Fa storia a sé, direi, il frottage di poesia visiva di Jacopo Martinotti, che ha come base di partenza le lapidi del Cimitero Monumentale di Milano e come testo la rielaborazione di poesie di Marinetti, Merini, Lucini, Ada Negri e altri.
Da Pignatelli ad Ozzola, da Piangiamore a Ruffo, da Masbedo a Viale, il Premio Cairo è stato un trampolino per tutti i vincitori, ma anche per molti partecipanti. Fino al 16 ottobre tutte le opere del Premio, insieme con quelle vincitrici delle edizioni precedenti e con quelle del Premio Arte resteranno esposte gratuitamente a Palazzo Reale.
10 ottobre 2022 (modifica il 11 ottobre 2022 | 07:31)
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, 2022-10-11 05:34:00, L’artista si aggiudica la XXI edizione del riconoscimento per autori under 40. Fino al 16 ottobre tutte le opere esposte gratuitamente a Palazzo Reale, PIERLUIGI PANZA