di Ferruccio Pinotti
In molti circuiti sciistici si punta d avviare la stagione tra due settimane, ma in Val Senales (Alto Adige) piste già agibili e manto perfetto già dagli scorsi giorni
Arriva la neve sulle Alpi, ma anche su tratti dell’Appennino. In queste ore sta nevicando in Valtellina (a Madesimo e Livigno), ma anche in alta Valmalenco e Valfurva. Sulle Dolomiti venete al calo deciso delle temperature (sulla Marmolada è arrivato fino a -6 gradi) si è aggiunta la neve, caduta a quote superiori ai 1.500 metri. I primi fiocchi hanno iniziato a cadere poco prima della mezzanotte sulle cime del Bellunese. Anche nella Bergamasca è tornata la neve. I fiocchi sono caduti a 1.400-1.500 metri imbiancando le piste da sci dell’alta Valle Brembana, così come il paese di Foppolo, sulle Alpi Orobie, e Vilminore, in val di Scalve. Sopra Cortina d’Ampezzo, a Ra Valles, sulle Tofane, sono caduti quasi 40 centimetri di neve. Le piste da sci del monte Faloria – dove sono caduti 10 centimetri – potrebbero essere aperte fra un paio di settimane. Così come a Madesimo, dove apriranno il 26. Piste già aperte e manto perfetto alla Alpin Arena in Val Senales, a 10 chilometri da Merano, in Alto Adige, dove molti sciatori sono già accorsi.
La perturbazione atlantica
Una perturbazione di origine atlantica sta raggiungendo il Nord Italia e determinerà il ritorno della neve dapprima sulle Alpi occidentali a quote inizialmente superiori ai 2000m. Già ieri sera si è estensa all’arco alpino orientale ed è stata seguita da aria più fredda in afflusso dalle alte latitudini europee che innescherà un abbassamento dello zero termico e del limite delle nevicate sulle zone alpine, anche al di sotto dei 1500 metri, seppur con fenomeni che tenderanno ad attenuarsi. L’aria fredda affluirà fin verso l’Appennino centro-settentrionale e i fiocchi faranno localmente la loro prima comparsa sotto i 2000 metri sul settore centro-settentrionale. Oggi, sabato, gli ultimi fiocchi imbiancheranno le vette dell’Appennino centrale.
Fiocchi a Sestriere e a Cervinia
I primi fiocchi faranno la loro comparsa sulle Alpi piemontesi e in Valle d’Aosta oltre i 2000/2200m, estendendosi ai rilievi lombardi e in forma più debole alle Alpi orientali. Fiocchi più consistenti attesi quindi in località come Sestrière e nella notte anche a Cervinia, pur senza accumuli rilevanti, mentre oltre i 2500 metri il manto fresco potrebbe raggiungere anche i 20/30 centimenti di spessore entro la mezzanotte. Attenuate le nevicate sulle Alpi occidentali, a parte un po’ di nevischio ventato sui confini franco-svizzeri con limite pioggia-neve in calo fino a 1400 metri. Il fronte si concentrerà su Alpi lombarde ed orientali con fenomeni anche intensi e a tratti temporaleschi al mattino, mentre la quota neve si abbasserà fin verso i 1300/1400 metri. Qualche centimetro di neve si depositerà su località come Livigno, una decina di centimetri a 2200 metri, mentre al Passo dello Stelvio potranno depositarsi anche 30/40 centimetri di neve fresca.
L’Appennino imbiancato
La perturbazione coinvolgerà anche l’Appennino, dove inizialmente i fenomeni saranno in forma piovosa. Col passare delle ore l’afflusso freddo dai quadranti settentrionali favorirà l’abbassamento della temperatura sul settore umbro-marchigiano e su quello laziale-abruzzese, con fiocchi in calo fino a 1900/2000 metri che imbiancheranno rilievi come i Sibillini, la Marsica e la Majella. Oggi la perturbazione si concentrerà sul medio-basso Adriatico e al Sud, ma le temperature permetteranno alla neve di cadere solo sull’Appennino Abruzzese, a quote superiori ai 1700 metri circa. Qualche spruzzata di neve sarà ancora possibile anche sui rilievi umbro-marchigiani, ma di poco conto, mentre su località come Campo Imperatore potranno accumularsi 5/10 centimetri di neve fresca.
5 novembre 2022 (modifica il 5 novembre 2022 | 09:29)
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