di Carlotta De LeoIl Presidente della Repubblica lancia un appello alle forze politiche: «Basta slogan sul Pnrr: avanti uniti per il Cantiere Italia e rispondere alla sfida dell’inflazione». E ai giovani: «Alla Repubblica serve il lavoro di tutte e di tutti.» Lo scorso venerdì, il presidente della Repubblica è andato a Udine, in visita all’istituto salesiani Bearzi che era la scuola professionale di Lorenzo Parelli, il 18 enne morto nel suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro. In quell’occasione, Sergio Mattarella aveva parlato di giovani, sicurezza, formazione e futuro. Concetti chiave che tornano anche oggi, nel suo intervento al Quirinale per le celebrazioni del Primo maggio. «In Friuli, ho sottolineato l’inaccettabilità, specie per i più giovani, di dover associare la prospettiva del lavoro con la dimensione della morte. Vanno incentivate le esperienze e le buone pratiche che, come in quella Regione, si propongono la stipula di protocolli tra imprese e sindacati con l’obiettivo `Zero morti´». «Ogni incidente ha un costo (umano anzitutto, morale, sociale, economico) che supera di gran lunga quello di ogni attività di prevenzione e tutela – ribadisce il Capo dello Stato – La caduta mortale di Fabio Palotti nel vano di un ascensore, a Roma, la morte di Rosario Frisina a Gorgonzola, sono solo le ultime tragedie di una insopportabile catena che dobbiamo registrare con dolore e amarezza». Lavorare è una necessità e farlo in sicurezza è un «vincolo inderogabile» afferma il Presidente. I fondi ci sono grazie al Pnrr , ma la politica deve ritrovare unità (come durante il Covid) e lavorare insieme al «Cantiere Italia»senza perdere tempo con gli «slogan». «Il lavoro non sia un gioco d’azzardo letale»«Il lavoro è strumento di progresso e affermazione delle persone – aggiunge Mattarella – non un gioco d’azzardo potenzialmente letale. L’obiettivo di più lavoro non può tradursi in più incidenti sul lavoro. Per questo occorre porre in essere uno sforzo eccezionale. L’impegno per la ripresa è, insieme, impegno per migliorare le condizioni produttive e per battere la tragedia delle morti sul lavoro» In altre parole, ribadisce il Presidente, «il costo della ripresa non può essere pagato in termini di infortuni sul lavoro». La crisi ucraina e i nuovi rischi «Eravamo avviati a uscire dalla crisi indotta dalla pandemia con risultati di crescita che si erano rivelati nel 2021 particolarmente lusinghieri – ricorda Mattarella – Purtroppo siamo costretti adesso ad affrontare nuovi rischi a causa delle conseguenze nefaste di una guerra inattesa e insensata». «Abbiamo dimostrato di saper affrontare la crisi del Covid. Dobbiamo dimostrare analoga risolutezza occorre avere oggi di fronte al brusco stop alla ripresa economica indotto dall’aggressione della Russia. Scoraggiarci è atteggiamento vacuo. Sterile». Ma c’è un monito fondamentale che Mattarella ribadisce: «Le aziende rifuggano dalla tentazione di ridurre le spese per la sicurezza. Si tratta di un vincolo inderogabile». Agire sull’inflazione«La nuova «fabbrica» del Paese deve saper tenere insieme funzione sociale dell’impresa, innovazione e produttività, crescita dell’economia e occupazione, dignità del lavoro» afferma Mattarella. Guardando le attuali condizioni economiche e sociali, aggiunge, «non mancano sfide come l’inflazione, indotta anzitutto dai rincari dell’energia e delle materie prime. Non possiamo permetterci di sbagliare: i due terzi della domanda dipendono in Italia dai consumi delle famiglie. A loro dobbiamo guardare» spiega il Presidente. I fondi del Pnrr per la sicurezza sul lavoroLo sforzo a mantenere alta la guardia in tema di sicurezza sul lavoro deve essere sostenuto anche «attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che rende disponibili risorse significative. Unità di sforzi, quindi, per la sicurezza sui posti di lavoro. È una responsabilità che appartiene a tutti». Quindi Matteralla lancia un messaggio alle forze politiche: «Una unità consapevole tra le forze sociali deve consentire al ‘Cantiere Italia’ di realizzare gli obiettivi del Pnrr, con un capitolo di relazioni sociali all’altezza di tempi moderni. Non è tempo di slogan. Non sono consentite pause nell’impegno: è indispensabile un dialogo consapevole e fruttuoso». L’impegno per i giovani E infine, ancora un appello per i giovani e per il loro futuro di lavoro (sicuro) e benessere. «Non lasciare indietro nessuno, costruire, con i nuovi lavori, anche un welfare rinnovato, sempre più vicino alla persona, al bisogno di sostegno, cura e assistenza. Procedere con decisione sulla strada degli investimenti nella formazione, nella scuola, nella ricerca, nella cultura. Alla Repubblica serve il lavoro di tutte e di tutti. Di donne, di giovani, di ogni parte d’Italia. Ognuno deve fare la propria parte per allargare la base del lavoro». E alla fine un augurio «ai giovani che oggi torneranno ad affollare il Concertone a piazza San Giovanni, dopo due anni di assenza. Il Primo maggio è un buon giorno per celebrare i valori iscritti nella nostra Costituzione. Valori che tocca a tutti noi far vivere ogni giorno». 1 maggio 2022 (modifica il 1 maggio 2022 | 14:53) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-01 12:53:00, Il Presidente della Repubblica lancia un appello alle forze politiche: «Basta slogan sul Pnrr: avanti uniti per il Cantiere Italia e rispondere alla sfida dell’inflazione». E ai giovani: «Alla Repubblica serve il lavoro di tutte e di tutti.», Carlotta De Leo