#Privacyfirst, il Garante ha incontrato gli studenti di Roma

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L’evento

Le celebrazioni per i 25 anni dell’Autorità per la Protezione dei dati personali in Italia. In arrivo un concorso per le scuole per diventare «ambasciatori della privacy»

di Redazione Scuola

(STEFANO CAROFEI)

3′ di lettura

La profilazione e il cyberbullismo, le app e i social media, il revenge porn, il web dalla memoria “senza fine”, e ancora i cookies, le password sicure e quelle no, gli smartphone, il valore dei dati che sceglie di condividere e ma soprattutto la consapevolezza delle proprie azioni in un ambiente digitale: sono alcune delle parole e dei temi che il 21 ottobre sono risuonati al Teatro Argentina di Roma in occasione dell’evento “Privacy First! dalla parte dei giovani”, che conclude le celebrazioni per i 25 anni del Garante per la Protezione dei Dati Personali in Italia. Di fronte a una platea molto reattiva e affollata principalmente di studenti – oltre 500 – delle scuole di secondo grado della Capitale (ma tra i presenti anche esponenti di istituzioni, associazioni di consumatori e per la tutela dei minori), l’Autorità presieduta da Pasquale Stanzione ha scelto di raccontare la sua lunga storia di impegno al fianco delle persone con un evento di condivisione e confronto, optando per la formula agile e partecipata dei “Ted talks” intervallati da alcuni video informativi.

Il percorso

Dalla carta all’identità digitale, dagli album di foto alle gallery sugli smartphone, negli ultimi 25 anni le tecnologie hanno subito una accelerazione che ha cambiato il volto del Paese: a partire dal 1997, anno della sua istituzione, il Garante della Privacy agevolando l’evoluzione della normativa ha accompagnato le persone e ne ha protetto il diritto alla riservatezza, accettando la sfida dei cambiamenti tecnologici cruciali che si sono susseguiti e che hanno di fatto modificato nel bene e nel male le nostre vite. «La nostra Autorità non è una struttura statica, ma dinamica», ha ribadito Stanzione, rivolgendosi ai ragazzi non per dare consigli, ma per esortarli «a non diventare schiavi delle tecnologie: bisogna dominarle non esserne dominati. Una foto, una parola cedute inavvertitamente possono rappresentare un rischio. I pericoli sono tanti, serve una formazione perenne e progressiva e un uso consapevole degli strumenti digitali. Tra le prossime sfide da affrontare penso sicuramente all’intelligenza artificiale, alle neuroscienze e al Metaverso».

Consapevolezza

Ed è proprio consapevolezza la parola chiave di tutti i talks che hanno scandito questo incontro, soprattutto pensando ai giovani: se “la miglior difesa è informarsi”, i ragazzi devono essere messi in condizione di sapersi muovere nell’ambiente digitale in piena sicurezza, sfruttando il bene della tecnologia, senza esserne vittime. Il tema è dunque usare la rete ma non esserne usati, considerare i propri dati un tesoro da proteggere, riflettere e agire con cautela, pensare alle possibili conseguenze. Lo ha ribadito anche la filosofa Maura Gancitano, sottolineando quanto il punto essenziale non sia «limitare qualcosa o chiudersi per proteggerci dagli altri, ma farsi domande, imparare a usare i dati per essere consapevoli. Abbiamo strumenti potentissimi che ci fanno fare cose complesse: non si tratta di non fare, ma di domandarsi perché». Oltre ai membri del Collegio del Garante (Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza), tra gli ospiti anche il giornalista Raffaele Angius, lo scrittore Pietro Grossi e il giovane sacerdote e influencer don Alberto Ravagnani, che ha parlato di profili fake, ansia da prestazione legata «alle foto che condividiamo per avere consenso», ma anche dei problemi che affliggono tanti ragazzi relativi alla «percezione di sé, alla scarsa stima, quando cioè le questioni private messe in vetrina diventano merce e si perde il senso dell’intimità». Al termine della mattinata l’Autorità ha annunciato anche il concorso riservato alle scuole per diventare «ambasciatori della privacy» attraverso uno spot che promuova la protezione dei dati sensibili.

, 2022-10-21 16:56:00, Le celebrazioni per i 25 anni dell’Autorità per la Protezione dei dati personali in Italia. In arrivo un concorso per le scuole per diventare «ambasciatori della privacy», di Redazione Scuola

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