Progetto “compiti@casa” per contrastare fragilità educativa e dispersione scolastica

Progetto “compiti@casa” per contrastare fragilità educativa e dispersione scolastica

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L’iniziativa

Fondazione De Agostini, Università degli Studi di Torino e Igt per sostenere nello studio gli alunni delle medie affiancati dagli studenti dell’Università in qualità di tutor

di Redazione Scuola

6′ di lettura

È partita in queste settimane la seconda edizione del progetto “compiti@casa”, nato nel 2021 dalla collaborazione tra la Fondazione De Agostini e l’Università degli Studi di Torino per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica e sostenere nello studio gli studenti delle scuole secondarie di primo grado. L’iniziativa riparte da Milano, Torino e Novara e si estende a Roma e Napoli assumendo una dimensione nazionale.

Il progetto “compiti@casa” offre sostegno nell’apprendimento delle materie umanistiche, della matematica e delle discipline scientifiche mediante un’attività di studio pomeridiano rivolta agli alunni delle scuole secondarie di primo grado affiancati dagli studenti dell’Università in qualità di tutor. La vicinanza d’età tra studenti e tutor permette che si crei un rapporto di fiducia e stima reciproca. Già a poche settimane dall’inizio del progetto, i docenti hanno riscontrato numerosi miglioramenti nei propri alunni sia in termini di apprendimento che di partecipazione in classe.

Tutti coinvolti

Con “compiti@casa” gli istituti scolastici diventano a tutti gli effetti soggetti attivi, segnalando i ragazzi in difficoltà attraverso i docenti che, a loro volta, vengono coinvolti in un percorso di formazione e di verifica periodica dell’iniziativa. Anche le famiglie partecipano, attraverso la sottoscrizione di un patto formativo con la scuola di appartenenza. Le attività – che durano da febbraio a maggio, per un totale di 6.000 ore di assistenza – sono svolte a distanza utilizzando una piattaforma digitale progettata e sviluppata dall’Università degli Studi di Torino per videolezioni in sincrono e per la condivisione di contenuti interattivi.

Gli appuntamenti

Tutti gli appuntamenti si svolgono in rapporto uno a due (un tutor universitario/due alunni) oppure uno a uno, a seconda delle necessità, e sono condotti da studenti universitari selezionati tramite un bando e opportunamente preparati attraverso un percorso di formazione. Un accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di Torino e l’Università del Piemonte Orientale ha aperto da quest’anno anche agli studenti di quest’ultimo ateneo la possibilità di essere selezionati come tutor per il progetto. L’Università degli Studi di Torino mantiene il ruolo di coordinamento scientifico con la professoressa Marina Marchisio, ordinario di Matematiche complementari, che da anni svolge ricerche nel campo della Digital education e coordina numerosi progetti di ricerca e didattica sul tema, anche presso il MI.

La prima edizione

La prima edizione di “compiti@casa”La prima edizione del progetto ha coinvolto 100 studenti di 3 scuole secondarie di primo grado di Milano, Torino e Novara, 50 tutor dell’Università degli Studi di Torino e 12 docenti, per un totale di 15 settimane e 3.000 ore di tutorato. Il progetto ha garantito un ambiente digitale di apprendimento inclusivo e facilmente accessibile e il raggiungimento di un obiettivo comune ha dato vita ad una comunità educante molto vivace che ha operato con grande spirito di collaborazione.

Buoni risultati

A fine percorso gli alunni coinvolti hanno dichiarato che i tutorati sono stati molto utili perché hanno permesso loro di aumentare le proprie conoscenze (24%), di riuscire a partecipare meglio alle lezioni in classe (22%), di avere più fiducia nelle proprie possibilità (20%), di essere maggiormente interessati alle materie (20%) e di sentirsi più autonomi nello studio (11%). L’80% ha, inoltre, manifestato l’interesse a replicare l’esperienza anche nell’anno scolastico 2021-2022. Attraverso l’analisi dei questionari compilati dai docenti delle tre scuole sono emersi evidenti miglioramenti dei ragazzi nella motivazione allo studio, nell’autostima, nella capacità di apprendimento, nell’autonomia, nella partecipazione e nelle competenze (quasi un punto in una scala di Likert a 5 punti). I benefici del progetto sono stati registrati a vari livelli e in diverse dimensioni. La media dei voti, sempre a fine progetto, è aumentata significativamente sia nelle materie scientifiche sia in quelle umanistiche, consentendo agli studenti di raggiungere la piena sufficienza.Ottimo il feedback anche da parte delle famiglie degli alunni, il 94,5% delle quali desidererebbe che i propri figli ripetessero l’esperienza anche nel 2022. Grande soddisfazione è stata confermata anche dai tutor, che per l’82% ripeterebbero questa esperienza, e dai docenti che hanno selezionato e accompagnato gli studenti in questo percorso. Gli insegnanti hanno riconosciuto che il 76% degli alunni è migliorato nelle materie scientifiche e l’87% ha avuto miglioramenti nelle materie umanistiche. Questi alcuni dei dati più significativi che confermano il successo della prima edizione di “compiti@casa”, avviata in fase sperimentale nel 2021 dopo un’attenta analisi dei bisogni emersi dalla pandemia, che ha costretto milioni di studenti a seguire le lezioni da casa in situazioni a volte molto complesse. Bisogni che si sono sentiti maggiormente nelle scuole delle zone periferiche delle città, soprattutto nei quartieri con problemi di disagio giovanile e a forte caratterizzazione multietnica.

, 2022-03-10 11:23:00, Fondazione De Agostini, Università degli Studi di Torino e Igt per sostenere nello studio gli alunni delle medie affiancati dagli studenti dell’Università in qualità di tutor, di Redazione Scuola

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