Orizzontescuola.it – Proroga assistenti amministrativi e tecnici aggiuntivi a carico dei fondi PNRR delle scuole. I soldi bastano? Il Ministero rassicura, i presidi elencano le criticità Ilenia Culurgioni

Ancora dubbi sulla proroga del personale ATA aggiuntivo assunto per i progetti legati al PNRR e Agenda Sud. Gli assistenti amministrativi e tecnici temporanei, 3.166 in totale assunti tra PNRR e Agenda Sud, lamentano la disparità di trattamento rispetto ai collaboratori scolastici, ai quali “è stata garantita la proroga”, mentre loro “restano a casa senza lavoro”.

Vi prego di farvi portavoce al ministero e ovunque sia necessario di questa situazione ingiusta e discriminatoria: io come tanti altri AA e AT pnrr non siamo stati prorogati perché le scuole hanno speso i fondi pnrr per i progetti non sapendo di dover tenere i soldi per pagare il personale… invece CS sempre pnrr sono prorogati con legge di bilancio… ribadisco la totale ingiustizia operata” scrive Lucia.

La drammatica e devastante realtà, dopo i chiarimenti della nota ministeriale ufficiale del 29 dicembre, è che dal 2 gennaio 2024 buona parte dei 3.166 assistenti amministrativi assunti dalle scuole italiane con contratto PNRR e Agenda Sud saranno senza lavoro, dopo averli fatti illudere che sarebbero stati rinnovati fino al 30 giugno. Ieri i Dsga hanno fatto i conti sui fondi a disposizione, hanno provato la simulazione ministeriale e, nella maggior parte dei casi, hanno comunicato o che non ci sono fondi disponibili o che non ci sarà ripresa in servizio fino a quando non ci saranno chiarimenti che al momento non ci sono e non ci saranno nemmeno il 2 gennaio” denuncia Giovanna.

Avete capito bene che le scuole non stanno prorogando perché non hanno soldi? Secondo voi è giusto per un lavoro che per due mesi è stato lontano da casa, senza stipendio e ora si ritrova anche senza lavoro? Perché la proroga assicurata solo ai collaboratori scolastici quali criteri si sono adottati per arrivare a questa scelta?” scrive un’altra assistente amministrativa.

Sono alcune delle mail arrivate alla nostra redazione.

Dove sta il problema? La proroga degli assistenti tecnici e amministrativi, contenuta nel decreto anticipi (articolo 20bis del decreto legge 18 ottobre 2023, n. 145 convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191) è legata ai fondi del PNRR assegnati alle scuole e da questi dipende.

Così il Ministero scrive nella nota del 28 dicembre: “laddove le istituzioni scolastiche intendano procedere alla stipula di ulteriori contratti a
tempo determinato, esclusivamente per attività di supporto all’attuazione delle misure previste dal PNRR, a favore del personale amministrativo e tecnico già assunto precedentemente nell’ambito dell’”organico PNRR” e dell’”organico Agenda Sud”, le stesse dovranno attingere ai fondi PNRR
assegnati a ciascuna istituzione scolastica“.

Nella stessa nota il MIM chiarisce che le istituzioni scolastiche possono, nell’ambito della propria autonomia, porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato effettivamente impegnato nella realizzazione degli interventi del PNRR “nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR, ovvero dei costi indiretti”.

Le risorse utilizzabili sono quelle relative alla Missione 4 – Componente 1 – Investimento 1.4 “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nella scuola secondaria di primo e di secondo grado e alla riduzione dell’abbandono”, Investimento 2.1 “Didattica digitale integrata” e Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi”.

Via mail le scuole riceveranno comunicazione con l’importo massimo utilizzabile e dovranno tenere conto anche di eventuali impegni già assunti.

Le scuole potranno simulare i costi prima dell’inserimento del contratto al fine di verificare la capienza mediante l’utilizzo di apposite funzioni (ALLEGATO 1 – istruzioni operative) seguendo il percorso: SIDI → Applicazioni → Gestione Finanziario Contabile → Amministrazione Integrata Contabilità → GePOS → Contratti DL → Simulazione acquisizione contratti DL.

L’Associazione dei presidi, ANP, dopo la riunione con il Ministero in cui è stata illustrata la nota con le indicazioni per prorogare i contratti temporanei PNRR e Agenda Sud ha stilato una lista di criticità, che si conclude con la frase latina che tutto racchiude: “ad impossibilia nemo tenetur“, nessuno è tenuto a cose impossibili.

Ecco le osservazioni dell’ANP:

  • innanzitutto, abbiamo evidenziato la totale inopportunità di una modifica delle regole in questo momento, in quanto il prelievo delle risorse PNRR per prorogare i contratti del personale amministrativo e tecnico – che riguarderà soltanto le linee di investimento 1.4 “Divari territoriali”, 2.1 “Didattica digitale integrata” e 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” – avverrà a progettazione ormai effettuata (investimento 1.4) oppure in stato avanzato (investimenti 2.1 e 3.1). Di conseguenza, potrebbero essere intaccate le risorse necessarie per garantire la prosecuzione dei contratti in essere senza sacrificare i compensi di altro personale già individuato (quali il dirigente scolastico, il DSGA e altre figure), prospettiva che potrebbe pregiudicare l’ordinata attuazione del PNRR stesso
  • in secondo luogo, sia dalla lettera dell’art. 20-bis del decreto n. 145/2023 (“nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR, ovvero dei costi indiretti”) sia da quanto riferito in data odierna dall’Amministrazione, non si evince la modalità di calcolo del 10% dei fondi PNRR da destinare a detto scopo. Se si erodessero i costi cosiddetti indiretti, si metterebbe a rischio – come su riportato – la possibilità concreta di remunerare l’impegno del personale in servizio che contribuisce all’organizzazione dei percorsi progettuali ponendo il dirigente di fronte a un deplorevole dilemma: retribuire il personale interno già individuato oppure garantire la prosecuzione dell’incarico temporaneo a suo tempo attivato
  • non risultano chiari i vincoli applicabili al personale così retribuito, posto quanto affermato dalla circolare RGS n. 4/2022 secondo cui “non è mai ammessa la rendicontazione di quota parte di costi del personale, anche se assunto a tempo determinato, per lo svolgimento di attività ordinarie, né per il rafforzamento delle strutture amministrative, anche se connesse con progettualità finanziate dal PNRR (es. per attività di monitoraggio, rendicontazione e controllo tipiche delle strutture di governance politico-amministrativa)”
  • non risulta parimenti chiaro se il termine dei relativi contratti debba essere il 15 aprile 2024, il 30 giugno di ciascun anno o possa essere, nel pur improbabile caso di capienza di fondi, il 31 agosto
  • occorre chiarire se l’istituzione scolastica possa decidere di prorogare il contratto per un numero inferiore di ore, data la probabile incapienza delle risorse a disposizione, e con quale rischio di contenzioso con il lavoratore
  • abbiamo infine sottolineato che l’aggravio di lavoro delle segreterie delle scuole per gestire i pagamenti a valere sul PNRR del personale incaricato giunge in un momento molto poco propizio, stante l’attuale mole di impegni necessari per fare fronte ai vari interventi attuativi del Piano stesso.

Per i dirigenti scolastici “simili indicazioni rischiano di produrre seri inconvenienti per due ulteriori criticità, oltre quelle già illustrate: i termini assegnati per effettuare le suddette operazioni sono molto ristretti e l’esiguità delle risorse rende quasi sicuramente impossibile sostituire il personale amministrativo e tecnico assente” e ribadito che “le scuole e i colleghi sono ormai al limite dell’operatività e che in questa situazione ogni ulteriore incremento della pressione lavorativa può compromettere la regolare attuazione del Piano“.

Il Ministero: risorse sufficienti

Dal Ministero però rassicurano relativamente alle risorse: la direttrice dell’Unità di missione del PNRR, Montesarchio, durante la riunione ha fatto sapere che è stata operata una ricognizione delle risorse disponibili presso le scuole e “che esse sono risultate sufficienti per attivare i nuovi incarichi“.

Proroga AA e AT fino a quando?

Se mai dovessero esserci le risorse per tutti e una volta chiariti i dubbi, fino a quando sarà la proroga degli assistenti amministrativi e tecnici? Non c’è una data limite come quella indicata per i collaboratori scolastici. Le scuole potrebbero attivare i contratti fino al 30 giugno 2026, di anno in anno, per lo meno stando a quanto previsto dal decreto anticipi:

Per le finalità di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, le istituzioni scolastiche impegnate nell’attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) possono attingere agli incarichi
temporanei del personale amministrativo e tecnico già attivati ai sensi dell’articolo 21, commi 4 -bis e 4 -bis .1, del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2023, n. 112. I contratti del personale amministrativo e tecnico per i predetti incarichi sono a tempo determinato e conferiti per singoli anni scolastici previa comunicazione al Ministero dell’istruzione e del merito e cessano entro e non oltre il 30 giugno 2026. Per le predette finalità le istituzioni scolastiche sono autorizzate a porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato effettivamente impegnato nella realizzazione degli interventi del PNRR, nel limite complessivo di 60 milioni di euro annui per ciascuno degli esercizi 2024 e 2025 e di 36 milioni di euro per l’esercizio 2026”.

Sulla proroga dei collaboratori scolastici leggi Proroga collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud: senza stacco dal 1° gennaio al 15 aprile 2024

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Proroga assistenti amministrativi e tecnici aggiuntivi a carico dei fondi PNRR delle scuole. I soldi bastano? Il Ministero rassicura, i presidi elencano le criticità
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