La rassegna stampa “Il Punto” del Corriere della Sera riprende la notizia, diffusa dalla stampa tedesca, che due giovani insegnanti di una scuola secondaria superiore sita in piccolo centro del Brandeburgo, nella Germania orientale, sono stati costretti a chiedere il trasferimento a causa del dilagare tra gli studenti – ma anche nella popolazione locale – di forme particolarmente violente e minacciose di neonazismo.
“Gli arredi scolastici vengono imbrattati con svastiche, in classe si ascolta musica estremista di destra e le grida di slogan antidemocratici riempiono i corridoi della scuola”, hanno scritto in una lettera i due insegnanti. “Ogni giorno siamo impegnati a proteggere gli alunni dalla violenza psicologica e fisica della destra e a insegnare i valori democratici fondamentali. Ma ciò che dovrebbe essere evidente si sta trasformando in un guanto di sfida per gli insegnanti e per gli studenti che rappresentano i valori democratici. Gli insegnanti e gli studenti che agiscono apertamente contro gli alunni e i genitori orientati a destra temono per la loro sicurezza” (in Germania le svastiche e gli slogan filonazisti sono vietati dalla Costituzione). E ancora: “I pochi studenti stranieri e tolleranti della nostra scuola sono vittime di esclusione, bullismo e minacce di violenza. C’è una sensazione di impotenza e di silenzio forzato”.
La lettera ha suscitato molto clamore in Germania, ma anche una reazione feroce nel villaggio. Tanto che è arrivata la risposta, una lettera di un gruppo anonimo di genitori ha chiesto il licenziamento dei due insegnanti. I pali della luce vicino alla scuola sono stati tappezzati da adesivi con le loro foto e la scritta “Andate a fare in c… a Berlino”. Nickel, 34 anni, insegnante di inglese e storia al liceo, e Teske, 31, insegnante di matematica e geografia, sono stati attaccati a più riprese sui social media, dove un adolescente ha dichiarato di volerli “cacciare via”.
La Germania, soprattutto nella parte orientale, quella ex comunista, di cui fa parte il Brandeburgo, assiste attualmente a una forte affermazione del partito di estrema destra Alternative für Deutschland, che non nasconde le sue simpatie neonaziste. Secondo il settimanale Spiegel, comunque, la denuncia dei due docenti “ha mobilitato anche le controforze che stanno sgretolando il muro del silenzio sull’estremismo di destra”.
Il preside accusato di non aver fatto abbastanza contro la diffusione di simboli nazisti anticostituzionali è stato trasferito. E il consiglio d’istituto ha iniziato a preoccuparsi di come opporsi alle derive estremistiche e ha elaborato regole in proposito. “Secondo queste linee guida, un alunno che diffonde simboli anticostituzionali come la svastica, mostra il saluto hitleriano o nega l’Olocausto agisce contro la legge e deve aspettarsi almeno un provvedimento disciplinare, fino alla sospensione o all’espulsione dalla scuola” spiega lo Spiegel.
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