Putin, le (troppe) assenze e le voci sulla malattia: cosa cè dietro alla frase di Zelensky sulle sue condizioni

Putin, le (troppe) assenze e le voci sulla malattia: cosa cè dietro alla frase di Zelensky sulle sue condizioni

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di Marco Imarisio

Gioved, il presidente ucraino ha detto che non sa se Putin sia vivo. E il Cremlino, al contrario degli anni scorsi, non ha diffuso immagini del tradizionale bagno dello Zar nell’acqua gelata. Il tutto mentre intorno al leader russo si alza il dispositivo di protezione: una parziale (ma rilevante) ammissione di difficolt

Questa mattina diventato pubblico un video girato lo scorso 6 gennaio nel villaggio di Zarechnyj. Un gruppo di operai del genio militare installa una batteria di razzi antiaerei su una caserma.

Non una scena inusuale, in questi giorni. L’installazione di un sistema protettivo sul tetto del ministero della Difesa, l’enorme palazzo sulla riva della Moscova, sul tetto di una tipografia poco distante dalla Casa del governo, su un edificio amministrativo del centro, stato letto come un segno dell’ineluttabilit di possibili attacchi ucraini tramite nuovi e pi potenti modelli di droni.

La scena dei preparativi nel piccolo villaggio alle porte di Mosca ha forse un significato ancora pi marcato. Perch l’installazione dista appena dieci chilometri dalla residenza di Putin a Novo-Ogariovo, il luogo dove il presidente passa la maggior parte del suo tempo.

Se c’ bisogno di proteggere ancora di pi il capo supremo, gi destinatario unico di un sistema di sicurezza senza uguali al mondo, significa che non si pu pi escludere l’eventualit di un allargamento del conflitto, significa che nessuno pu davvero sentirsi al sicuro. E quindi, anche questa una possibile interpretazione, c’ bisogno di una nuova mobilitazione, dopo quella parziale dello scorso settembre, per mandare al fronte ancora pi uomini.

Colpiscono queste parziali ammissioni della propria difficolt, che affiorano, insieme alle solite dichiarazioni tonitruanti, anche nei famosi talk show di propaganda. Perch non risparmiano neanche la figura dello Zar, che per essere tale deve conservare la Z maiuscola, cogliendo ogni occasione per apparire forte, quasi sovrumano.

Invece, Putin si sta senz’altro mostrando meno di quanto dovrebbe.

Dopo la cancellazione di una serie di eventi pubblici in parte annunciati e in parte ricorrenti ed abituali, come la grande conferenza stampa di fine anno, il messaggio del presidente alle Camere riunite, il grande ricevimento al Cremlino di Capodanno, si parlato spesso e volentieri di un peggioramento della sua salute.

A questo faceva riferimento, con una certa malignit, Volodymyr Zelensky nella sua frase lasciata cadere durante la diretta video con il Forum di Davos. Non riesco a capire se lui che appare ogni tanto in video, se vivo, e se lui che prende le decisioni .

Con poche parole, il presidente ucraino ha fatto il riassunto delle voci ricorrenti, ormai un sottogenere dei canali Telegram, sulle condizioni del suo odiato nemico, dal presunto impiego di un sosia a una presunta malattia in stato di avanzamento, tale da impedirgli le apparizioni pubbliche.

In assenza di prove, si tratta solo di propaganda. Alla quale pi o meno lecito credere.

Putin ha gi fatto diverse apparizioni nell’anno nuovo. Telefonate, riunioni in videoconferenza o incontri bilaterali con governatori. Anche uscite pubbliche, come spesso accade senza presenze vicino e solo sotto l’occhio delle telecamere. Il 13 gennaio ha visitato Uf, la capitale della Bashkiria, per l’addio all’ex presidente della repubblica Murtaza Rakhimov, prima suo rivale poi grande alleato. La camera ardente era stata svuotata in anticipo, allontanando anche i parenti del defunto. Un Putin solitario ha messo i fiori sulla salma, rimasto in raccoglimento per alcuni minuti, e se ne andato.

Proprio quel giorno ha fatto una breve chiacchierata sulla scaletta dell’aereo con il giornalista del canale Rossiya Pavel Zarubin, titolare della striscia domenicale Mosca-Cremlino-Putin, l’unico che parla col presidente a distanza ravvicinata.

Mercoled scorso Putin stato a Pietroburgo per celebrare l’ottantesimo anniversario della rottura dell’assedio di Leningrado. Di nuovo, fiori a due monumenti storici in perfetta solitudine e altrettanti incontri, con i veterani dell’assedio, militari ed attivisti, a tavola ma sempre a una certa distanza, e quindi in uno stabilimento che produce materiale bellico per la difesa aerospaziale, dove ha incontrato alcuni operai, una decina di metri lontano da loro.

Ma sono vere anche alcune defezioni.

L’ultima forse la pi soggetta a eventuali speculazioni. Perch la rinuncia al tradizionale tuffo nell’acqua ghiacciata nella notte tra il 18 e il 19 gennaio, il Battesimo secondo la tradizione ortodossa, anche la rinuncia a mostrare la propria prestanza fisica, tradizione alla quale il presidente si sempre mostrato sensibile. Secondo il suo portavoce Dmitry Peskov, l’avrebbe praticata nei pressi di Mosca. Dal 2016 in poi uscivano regolarmente foto e filmati dell’impresa, tranne che nel 2022, quando l’evento venne cancellato, ufficialmente per motivi epidemiologici. Quest’anno, niente.

Il combinato disposto delle parole di Zelensky e del mancato tuffo nell’acqua gelida ha generato il consueto vespaio social, spesso alimentato da notizie e speculazioni fornite dalla controparte ucraina sullo stato di salute dello Zar. Parlando con Novaya Gazeta, il politologo Stanislav Belkovskij, considerato uno dei maggiori putinologi, ha invitato a non prendere il presidente ucraino alla lettera. Secondo lui, voleva fare dell’ironia alludendo alla vita bunkerizzata di Putin. Si trattava insomma dell’allusione a un uomo che vive chiuso nel suo mondo.

E su quest’ultimo punto, la discussione si fa gi un po’ pi seria.

20 gennaio 2023 (modifica il 20 gennaio 2023 | 16:57)

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