di Redazione Online
Mikhail Khodorkovsky, ex oligarca che Putin ha tenuto in carcere 10 anni, parla alla Cnn del leader del Cremlino: «Capisce solo il linguaggio della forza. Un tempo badava alla ricchezza, ora si considera in missione: ed è più spaventoso»
Per anni, e fino al 2003, Mikhail Khodorkovsky è stato tra gli uomini più ricchi della Russia. Quando iniziò a far capire che avrebbe potuto sfidare il leader del Cremlino per prenderne il posto, Putin lo fece arrestare e processare, lo lasciò in carcere per 10 anni, al termine dei quali la sua azienda — la Yukos — era ormai passata di mano. Da allora, Khodorkovsky vive lontano dalla Russia, a Londra: ed è il principale dissidente in esilio. Nelle scorse settimane ha parlato a lungo della situazione in Ucraina (qui l’intervista a Federico Fubini), spiegando il «funzionamento» della mente del presidente russo.
Alla «Cnn», il 4 marzo, aveva spiegato che Putin «non gli rimane molto tempo: un anno, o tre. La sua possibilità di rimanere al potere si è ridotta moltissimo,dopo l’invasione — non possiamo nemmeno immaginare di vederlo al potere ancora per un decennio». E alla domanda sul possibile utilizzo dell’atomica da parte di Putin, la risposta è stata: «Può fare di tutto».
In una nuova intervista a Fareed Zakaria, sempre sull’emittente statunitense, Khodorkovsky ha spiegato come — a suo parere — l’Occidente stia compiendo errori nei confronti del leader russo.
È un errore — secondo lui — pensare che gli oligarchi possano spingere Putin a cambiare idea: «La Russia non è un’oligarchia: è una dittatura, e gli oligarchi non sono che strumenti, agenti del Cremlino. Non possono influenzare il dittatore». E persino l’esercito o i servizi segreti hanno possibilità limitate: «Certo, ci sono persone che possono influenzarne il pensiero — penso a Yuri Kovalchuck, o le persone intorno a lui. Ma la decisione ultima è sua».
L’unica cosa che può convincere Putin è la forza: «Per tutta la vita, ha trattato con elementi criminali e ha avuto a che fare con il mondo criminale. Non rispetta la legge. Se non gli mostri forza, se lui ritiene che tu sia debole — come pensa, ad esempio, di Macron — lui farà quel che vuole di te».
Per questo, se una critica va mossa a Biden, non è per aver detto che Putin non deve rimanere al potere: «Quelle parole sono assolutamente corrette. Ma se non accompagnate dalla forza, quelle parole per Putin suonano deboli. Se Biden dice: ci sarà una risposta forte all’utilizzo di armi di distruzione di massa, questa non è una provocazione, ma un freno a Putin. Se Scholz o Macron dicono, all’opposto, che non andranno allo scontro con Putin, questo lo incoraggia. Il loro atteggiamento dimostra una fondamentale mancanza di comprensione dei meccanismi mentali di Putin».
Ora Putin è di fronte a una situazione «complicata: voleva cambiare il regime ucraino, si aspettava di essere accolto dagli ucraini con fiori nelle strade, e quando questo non è successo, lui è impazzito».
Ci sono, per lui, tre vie d’uscita: «Continuare a far pressione sull’Ucraina — e perdere ancora uomini e mezzi; usare armi di distruzione di massa; o far iniziare vere negoziazioni. Se la Nato dicesse con una sola voce che se Putin usasse armi di distruzioni di massa la Nato reagirà, Putin sarebbe spinto a sedersi al tavolo negoziale».
Se però il leader del Cremlino uscisse «vincente» dalla guerra, le conseguenze sarebbero gravissime, dice Khodorkovsky: «Nella sua testa Putin è già in guerra con gli Usa e la Nato. La sua propaganda ha già iniziato a preparare l’opinione pubblica russa a una guerra con la Nato. Questo non è l’ultimo passo: il prossimo sono i Paesi baltici. Per molto tempo, Putin è stato orientato alla ricchezza. Ma come per molti criminali avanti con l’età, ora pensa di avere una missione: e questo è più spaventoso».
5 aprile 2022 (modifica il 5 aprile 2022 | 21:41)
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, 2022-04-05 20:18:00, Mikhail Khodorkovsky, ex oligarca che Putin ha tenuto in carcere 10 anni, parla alla Cnn del leader del Cremlino: «Capisce solo il linguaggio della forza. Un tempo badava alla ricchezza, ora si considera in missione: ed è più spaventoso», Redazione Online