di Francesca Basso, corrispondente da BruxellesL’europarlamentare dem e i sigilli messi all’ufficio della sua assistente (che nella precedente legislatura era nello staff di Antonio Panzeri): Eravamo entrambe sotto choc ma non ho mai dubitato della sua onest I sigilli all’ufficio della mia assistente? Eravamo entrambe sotto choc ma non ho mai dubitato della sua onest. Alessandra Moretti del Pd non indagata ma entrata nello scandalo della presunta corruzione da parte del Qatar per condizionare le decisioni del Parlamento Ue, perch la sua assistente nella precedente legislatura era nello staff di Antonio Panzeri, che stato arrestato. Noi del gruppo conosciamo le persone coinvolte e non abbiamo mai ricevuto pressioni — racconta — . Mai avremmo pensato una cosa del genere. stato acceso un faro sul suo viaggio a Doha nell’ottobre 2021. Ero l per un convegno patrocinato, tra gli altri, dal Parlamento Ue — spiega —. Avevo un particolare interesse, come membro della commissione Femm, per quello che stava accadendo in Afghanistan, avevo promosso la messa in salvo di circa 30 attiviste, ero interessata a salvarne altre. Il Qatar aveva attivato dei corridoi umanitari per i profughi afgani. Ha suscitato attenzione anche il voto del primo dicembre in commissione Libe sui visti da concedere al Qatar e ad altri Paesi. Capita spesso — racconta — che ci venga richiesto di sostituire colleghi assenti e io ho partecipato in quanto membro sostituto. Ho espresso la linea del gruppo. E nella risoluzione sui diritti umani in Qatar come delegazione Pd abbiamo votato in maniera pi severa rispetto alla linea S&D, seguendo spesso la linea di Left. Parlano i fatti. Ora il tempo di reagire, identificare il marcio e marginalizzarlo. Il Parlamento Ue deve mettere a punto regole pi stringenti sulla trasparenza e sul rapporto tra deputato e lobby. 18 dicembre 2022 (modifica il 18 dicembre 2022 | 10:27) © RIPRODUZIONE RISERVATA