Qatargate, arrestato Marc Tarabella Sequestrato lufficio di Cozzolino allEuroparlamento

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di Giuseppe Guastella e Redazione onlineAll’eurodeputato belga, interrogato questa mattina, era gi stata revocata l’immunit parlamentare. Era stato chiamato in causa da Antonio Panzeri L’eurodeputato belga Marc Tarabella stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate. Era stato convocato per un interrogatorio dal giudice istruttore Michel Claisee prelevato dalla polizia nella sua abitazione questa mattina alle 6. Al parlamentare, che si sempre dichiarato estraneo alle accuse e che stato espulso dal gruppo dei socialisti e democratici, era gi stata revocata l’immunit parlamentare.Stessa misura adottata nei confronti dell’altro parlamentare Andrea Cozzolino. A quest’ultimo, a sua volta coinvolto nell’inchiesta stato sequestrato l’ufficio all’Europarlamento. La polizia giudiziaria ha perquisito anche una cassetta di sicurezza che Tarabella ha in una banca di Liegi e il suo ufficio nel municipio di Anthisnes, cittadina di cui l’eurodeputato sindaco. Il politico ora deve essere interrogato dal giudice istruttore. La notizia dell’arresto stata confermata dal portavoce della procura federale di Bruxelles; Finalmente, vi aspetto da due mesi, ora potr essere ascoltato avrebbe detto il politico belga agli agenti presentatisi questa mattina presso la sua abitazione. L’arresto di Tarabella era nell’aria da quando il 13 gennaio al Parlamento europeo arrivata la richiesta di rimozione dell’immunit . Perch, mentre per Cozzolino le accuse rimanevano le stesse emerse dall’esplosione del caso ad inizio dicembre, per Tarabella a quanto gi si sapeva si aggiungeva il sospetto di aver intascato tra 120 e 140 mila euro da Antonio Panzeri. E’ indubbio, per, che l’arresto rinfocola la preoccupazione in Cozzolino che si trova in Campania. E’ stato l’ex eurodeputato lombardo creatore dell’ong Fight impunity considerato l’architetto delle trame pro Qatar e Marocco a mettere ancora di pi nei guai Tarabella. Interrogato il 10 dicembre, il giorno dopo dell’arresto che ha fatto esplodere lo scandalo, Panzeri al giudice istruttore Michel Claise confess che nella sua attivit di lobbying era costantemente a cacciai di appoggi tra i parlamentari ma che, nel caso di Tarabella, questi stato ricompensato pi volte per un importo totale, a memoria, tra i 120 mila e i 140 mila euro. Il legale del politico belga aveva per negato in un’intervista al Corriere, che il suo assistito avesse mai ricevuto quel denaro. I due sono vecchi amici da quando Panzeri, tra il 2004 e il 2019, era anche Panzeri parlamentare europeo. Tarabella avrebbe, quindi, appoggiato il Qatar ad esempio nella riunione della commissione diritti umani che il 14 novembre si occup della questione del trattamento die lavoratori che avevano costruito gli stadi del Mondiale di calcio alla presenza del ministro del lavoro dello stato del Golfo persico Ali bin Samikh al Marri, considerato il dispensatore delle tangenti. Tarabella fino ad allora aveva sempre espresso dubbi e critiche sulle condizioni dei lavoratori, ma in quell’occasione cambi radicalmente atteggiamento a favore del Qatar. Il denaro stato consegnato in contanti , mise a verbale Panzeri, che nelle settimane successive si pentir firmando un accordo con la procura federale di Bruxelles che prevede, in cambio della confessione, della rivelazione dei nomi di tutte le persone coinvolte e di tutti i particolari del sua attivit all’ombra della ong, una condanna a 5 anni di cui solo uno da trascorrere in carcere o ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Panzeri ha aggiunto: Gli ho dato pi volte denaro in contanti e talvolta ero accompagnato da Giorgi Francesco. Giorgi, ex assistente parlamentare di Panzeri ed attuale assistente di Cozzolino, considerato dagli inquirenti il socio negli affari illeciti dell’ex segretario della camera del lavoro di Milano. E’ stato arrestato anche lui il 9 dicembre con la sua compagna Eva Kaili, ex vice presidente del Parlamento europeo. Consegnavo il denaro a Tarabella in luoghi diversi. Il denaro si trovava in sacchi di carta (pi probabilmente “buste”, ndr.) E’ cominciato due anni fa, ha aggiunto Panzeri facendo, quindi, coincidere l’inizio della attivit corruttiva con la nascita della sua ong Fight Impunity. Ha poi precisato: Ogni volta consegnavo il denaro a distanza di due o tre mesi e l’ultima consegna stata effettuata sei mesi fa (…). Quando c’ stato l’incontro con Tarabella, Giorgi e io gli abbiamo chiesto se fosse d’accordo a difendere certe posizioni e se voleva poteva disporre di diversi regali, incluso denaro. L’abitazione di Marc Tarabella era stata perquisita il 9 dicembre alla presenza , come prevede la Costituzione del Belgio, del Presidente del Parlamento Roberta Metsola arrivata appositamente da Malta. La posizione dei Cozzolino, invece, a quanto se ne sa non mutata dall’inizio dell’indagine. Secondo Claise, Cozzolino faceva parte integrante della squadra di Panzeri e Giorgi, ma non risulta che abbia ricevuto denaro o regali Giorgi, infatti, ha detto che i proventi dell’attivit di lobbying esercitata a favore Qatar e Marocco venivano divisi al 50 per centro tra lui e Panzeri. Ci nonostante, il ruolo ritagliato per Cozzolino negli atti resta di primo piano, in particolare in relazione al Marocco. Secondo l’accusa, infatti, sarebbe stato in contatto diretto con Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia, colui che avrebbe dispensato le mazzette in contanti e i regali per Panzeri, la sua famiglia e per Giorgi. Cozzolino si sarebbe anche recato in Marocco personalmente con un volo pagato, scrive Claise, dai servizi segreti di Rabat, ma non c’ conferma che l’eurodeputato campano sia mai salito sull’aereo. Ci non vuol dire che Cozzolino non rischi l’arresto non pi protetto dall’immunit. Per arrestarlo, per, necessaria l’emissione da parte del giudice Claise di un mandato di arresto europeo che, trovandosi Cozzolino in Italia, deve essere eseguito dalla magistratura italiana, come avvenuto con i mae che hanno portato ai domiciliari la moglie e la figlia di Panzeri, Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri (poi rimesse in libert perch il Belgio ha rinunciato alla loro consegna), e la loro commercialista, Maria Monica Rossana Bellini. Quest’ultima intanto, tornata libera. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano accogliendo un’istanza dei difensori. 10 febbraio 2023 (modifica il 10 febbraio 2023 | 16:03) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

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