Qatargate, il giudice: «Panzeri era l’anima di un’organizzazione fraudolenta»

Qatargate, il giudice: «Panzeri era l’anima di un’organizzazione fraudolenta»

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di Redazione Politica Le motivazioni nel mandato di arresto europeo: il sistema prevedeva atti criminali di una natura complessa, organizzata e ripetitiva Antonio Panzeri, l’ex eurodeputato in carcere a Bruxelles per il Qatargate, sembra aver sviluppato e animato una vasta organizzazione fraudolenta i cui atti criminali avrebbero avuto una natura complessa, organizzata e ripetitiva. Lo si legge nel mandato di arresto europeo notificato a Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell’ex parlamentare europeo, ora ai domiciliari, la prima a casa della sorella nella Bergamasca e la seconda nel suo appartamento nel Milanese. Le due donne sono accusate dal giudice belga Michel Claise di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. Nelle pieghe dell’inchiesta, intanto, emerge che Panzeri, all’epoca presidente della delegazione del Parlamento Europeo per i rapporti con il Maghreb, sarebbe andato in Marocco nel 2011 programmando una tappa a Tindouf, nel Sahara algerino, con il placet delle autorit marocchine. La visita nella capitale del popolo Saharawi avrebbe ricevuto via libera del Regno del Marocco, al fine di preservare la credibilit dellamico’ italiano, gi accusato di essere filomarocchino dal Fronte Polisario, che ha storici rapporti con la sinistra italiana. Lo riporta oggi Le Soir, il quotidiano francofono belga che, insieme al fiammingo Knack, ha fin da venerd scorso le informazioni migliori sull’inchiesta per sospetta corruzione ad opera di Stati extra Ue, tra cui Qatar e Marocco, al fine di influenzare i processi decisionali Ue. Le Soir cita fonti giudiziarie belghe e fonti aperte, in particolare fa riferimento a documenti confidenziali diffusi tra il 2014 e il 2015 da un hacker che si faceva chiamare Chris Coleman, dietro il quale, secondo la stampa marocchina, si celava un agente dell’intelligence algerina (l’account stato sospeso da Twitter). Secondo una nota urgente inviata a Rabat nell’ottobre 2011 dalla Missione marocchina presso l’Ue, a margine di una plenaria a Strasburgo, un rappresentante della Missione, ha avuto un colloquio informale con un collaboratore di Panzeri, recando un messaggio delle autorit del Regno. Oggetto della nota la preparazione della visita di Panzeri, che era presidente della Delegazione Maghreb del Parlamento, da effettuare due settimane dopo. La tappa a Tindouf, dove sono ubicati diversi campi di rifugiati del popolo Saharawi, ha ricevuto l’esplicito avallo di Rabat, la cui ossessione per il Sahara Occidentale ben nota: La visita a Tindouf indispensabile per rafforzare la credibilit di Panzeri presso l’Algeria e il Fronte Polisario, dopo che quest’ultimo lo ha accusato di essere pro-marocchino. 16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 15:42) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-16 14:42:00, Le motivazioni nel mandato di arresto europeo: il sistema prevedeva «atti criminali di una natura complessa, organizzata e ripetitiva, Redazione Politica

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