Qatargate, altro rinvio per lestradizione di Cozzolino.  I legali denunciano: azione dei servizi segreti

Qatargate, altro rinvio per lestradizione di Cozzolino. I legali denunciano: azione dei servizi segreti

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lo scandalo europeo Mezzogiorno, 28 febbraio 2023 – 10:54 Gli avvocati Conte e Ferraro: scenario opaco. Oggi la Corte di appello di Napoli decide di Simona Brandolini Un altro rinvio, questa volta al 14 marzo, dell’udienza davanti ai giudici della sezione misure di prevenzione della Corte di Appello, chiamati a pronunciarsi sulla richiesta di estradizione dell’europarlamentare Andrea Cozzolino avanzata dalla procura federale belga nell’ambito del cosiddetto Qatargate. Cozzolino stato arrestato a Napoli venerd 10 febbraio in esecuzione di un mandato europeo spiccato dal Tribunale di primo grado francofono di Bruxelles e notificato dai finanzieri del Gico mentre si trovava in una clinica del quartiere Vomero per accertamenti diagnostici. Dopo una notte trascorsa nel carcere di Poggioreale, il giudice ha concesso gli arresti domiciliari. L’europarlamentare presente nell’aula nell’aula 310 del Nuovo Palazzo di Giustizia dove si tiene l’udienza. In aulaIl rinvio, d’ufficio, stato determinato dalla mancata presentazione della documentazione richiesta dagli avvocati dell’eurodeputato. Si tratta di documentazione relativa alle condizioni delle carceri belghe e alla traduzione del mandato internazionale di arresto emesso dagli inquirenti. Federico Conte e Dezio Ferraro, infatti, hanno tra le altre cose fatto istanza per sapere se c’ una medicheria nella struttura carceraria belga che dovrebbe accogliere l’eurodeputato attrezzata e in grado di tenere sotto controllo le sue patologie cardiache. Abbiamo preso atto dell’assenza di copiosa documentazione che era stata da noi sollecitata e richiesta direttamente alla Corte di Appello di Napoli — spiegano Ferraro e Conte — avente a oggetto sia la traduzione in lingua italiana del mandato di arresto internazionale, che quella che contiene qualcosa in pi rispetto al mandato di arresto europeo che invece estremamente sintetico e laconico, sia sotto l’aspetto probatorio sia sotto l’aspetto della ricostruzione del fatto. Inoltre, hanno aggiunto i due avvocati, mancante anche la verifica della situazione carceraria belga sulla quale abbiamo eccepito alla scorsa udienza (del 14 febbraio) che stata verificata dallo stesso Consiglio d’Europa come pessima per le condizioni disumane di trattamento rilevate all’interno delle strutture. Anche il sostituto procuratore generale — hanno concluso i due legali — si reso conto della necessit di questa documentazione per poter iniziare a comprendere gli aspetti essenziali della vicenda sia in punto di fatto, sia in punto di trattamento, e quindi stato tutto rinviato all’udienza del 14 marzo, quando verificheremo l’arrivo di questa documentazione che successivamente sar oggetto di discussione e di verifica da parte della difesa. La prima udienzaIl 14 febbraio si tenuta la prima udienza per l’estradizione, rinviata ad oggi dai giudici che hanno accolto la richiesta presentata dai legali di Cozzolino, gli avvocati Dezio Ferraro e Federico Conte, di avere ulteriore tempo per poter ricevere e studiare la documentazione a supporto del mandato di arresto europeo. I reati ipotizzati nei confronti di Cozzolino sono partecipazione a organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio. Secondo gli investigatori belgi, Cozzolino avrebbe ricevuto indebitamente denaro per favorire, attraverso le sue funzioni da parlamentare, gli interessi del Marocco in seno al Parlamento Europeo. I legali dell’europarlamentarePrima dell’udienza i legali di Cozzolino hanno diffuso una nota in cui parlano di uno scenario opaco dietro il quale si sta giocando una partita di politica estera sul ruolo delle istituzioni europee parallela e sotterranea, e sul cui sfondo continua ad aleggiare l’azione dei servizi segreti, che ci fa fondatamente dubitare che il sistema giudiziario belga possa garantire a Cozzolino un giusto processo. Gli avvocati Conte e Ferraro si riferiscono a un articolo del londinese Times in cui si metterebbe in discussione il metodo di indagine della Procura belga. Il giornale ha rivelato che Panzeri e Giorgi avrebbero condiviso la stessa cella in carcere mentre venivano interrogati. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 28 febbraio 2023 | 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

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