di Simona Brandolini e Marco ImarisioIn una mail del 24 novembre l’eurodeputato del Pd invitava a votare contro una parte di risoluzione in cui si sosteneva che Doha aveva ottenuto la Coppa del Mondo grazie alla corruzione Guardate che solo una questione politica, a quello che ho scritto io ci credo veramente. Cos sosteneva Andrea Cozzolino nella chat interna degli eurodeputati del Pd. I suoi colleghi lo avevano accusato, non troppo velatamente, di aver fatto fare a tutta la delegazione italiana una brutta figura per via della mail inviata a tutto il gruppo dei Socialisti&Democratici. Nella quale, poco prima del voto del 24 novembre sulla risoluzione per i diritti umani ai Mondiali di calcio, invitava a votare contro una parte del testo in cui si sosteneva che il Qatar aveva ottenuto la Coppa del Mondo grazie alla corruzione. Il Parlamento Ue non dovrebbe accusare un Paese senza prove delle autorit giudiziarie competenti, si legge nella mail. In questi giorni l’episodio stato riletto e interpretato con l’abituale senno di poi, e sar cos ancora a lungo, alla luce delle ultime rivelazioni fatte dal suo assistente Francesco Giorgi, il quale ha detto di sospettare che il suo datore di lavoro abbia preso soldi tramite Antonio Panzeri. Ieri Cozzolino ha rotto il silenzio. Chiuso per tutta la mattina nel suo ufficio a Strasburgo, ne uscito con un comunicato che doveroso riportare, dato che in questa vicenda anche la presunzione di innocenza ne sta uscendo a pezzi. Sono indignato per le vicende giudiziarie che apprendo dalla stampa e che minano fortemente la credibilit delle istituzioni europee. A livello personale sono del tutto estraneo alle indagini. L’europarlamentare napoletano del Pd precisa di non essere indagato, di non essere stato interrogato, di non avere subito perquisizioni e di non avere mai avuto rapporti con l’ambasciatore del Marocco in Polonia, il presunto corruttore Abderrahim Atmoun, e con l’intelligence di Rabat. Non ho mai incontrato persone vicine ad agenzie o servizi di sicurezza, n tanto meno ho mai perseguito interessi, vantaggi o utilit personali nella mia vita politica. Sono pronto a tutelare la mia storia e la mia onorabilit in ogni sede. il suo destino, quello di essere oggetto di speculazioni, fin dai tempi di Napoli, quando era considerato l’eterno papabile a ogni carica. Antonio Bassolino ne descrisse l’ambizione con una battuta caustica. Non dite a Cozzolino che nel palazzo di fronte ci sono le elezioni condominiali, perch si candida anche l. Ma questa una storia diversa, molto pi pesante. Diventa quasi normale guardare a ritroso, i primi a farlo sono i suoi colleghi come sa bene anche Cozzolino. Ogni parola, opera o omissione, rischiano di diventare elementi di sospetto. Come la sua mancata firma all’interrogazione con richiesta di risposta scritta che la maggior parte della delegazione italiana di sinistra presenta dopo le frasi sul danno mentale dell’omosessualit e sul fatto che essere gay proibito pronunciate dall’ambasciatore della Coppa del Mondo in Qatar Khalid Salman. Pochi giorni dopo, nella sottocommissione Droi per i diritti umani il clima teso. L’ospite in aula il ministro del Lavoro Ali Bin al-Marri. Molti europarlamentari del gruppo S&D sono pronti a fare la voce grossa. Cozzolino prende la parola per primo. Esordisce con una battuta. Per motivi calcistici, ha dubbi sul Mondiale che va a cominciare, perch il suo Napoli primo in classifica e interrompere il Campionato per due mesi crea qualche problema. Prosegue cos. Testuale. Mi pare imponente il lavoro che si fatto in Qatar, soprattutto il dialogo sociale. Con gli organismi internazionali, con le Ong, con i sindacati. Noi dobbiamo incoraggiare questo dialogo e questo programma di riforme. Guai se nel momento in cui sta cominciando, noi come organismi internazionali come il Parlamento europeo frapponessimo ostacoli a questo sviluppo. Sarebbe un errore. Sono parole che significano tutto e niente. Ma Cozzolino sa che cos che gira il suo mondo. Da tempo. Ne ha macinata di strada l’europarlamentare napoletano del Pd, dal movimento studentesco anticamorra alla Fgci. Pane e partito. Per anni stato considerato il delfino di Antonio Bassolino, anche se i rapporti con l’ex sindaco di Napoli si sono poi logorati. Consigliere regionale nel 2000, superassessore nel 2005. Non prima per, di aver tentato di diventare vicesindaco di Rosa Russo Iervolino, operazione stoppata per un conflitto d’interessi. La moglie una imprenditrice che in citt gestisce varie attivit. L’annus horribilis, per lui e per il Pd, il 2011. Cozzolino prova a diventare sindaco. il capitolo terribile delle primarie dello scandalo, quelle delle file dei cinesi ai seggi, che fece dire a Walter Veltroni: O sono cinesi democratici o c’ qualcosa che non va. Da una parte c’ Cozzolino che stando ai dati avrebbe vinto, dall’altro il figlio politico di Giorgio Napolitano, Umberto Ranieri, che grida ai brogli. Il partito viene commissariato. Da allora e per i successivi dieci anni il Pd a Napoli perde tutte le elezioni. Nel frattempo, Cozzolino ha preso il primo volo per Bruxelles. 16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 08:16) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-16 07:05:00, In una mail del 24 novembre l’eurodeputato del Pd invitava a votare contro una parte di risoluzione in cui si sosteneva che Doha aveva ottenuto la Coppa del Mondo grazie alla corruzione, Simona Brandolini e Marco Imarisio