Quando gli acrobati edili diventano «eroi» del bene per il sorriso di bambino

Quando gli acrobati edili diventano «eroi» del bene per il sorriso di bambino

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di Silvia Morosi

L’Uomo Ragno e gli altri, appesi agli ospedali per i piccoli ammalati. È l’evoluzione solidale del lavoro di «Edilizia Acrobatica». Insegniamo ai bimbi anche il coraggio di fronte a una malattia

Un’unica regola: vietato soffrire di vertigini, o almeno aver voglia di vincere le proprie paure. Oltre a occuparsi della bellezza e della cura di edifici e monumenti delle nostre città, dal 2016 i muratori di EdiliziAcrobatica si sono trasformati anche in «Supereroi del bene», che si calano dai tetti degli ospedali pediatrici — con la doppia fune di sicurezza — per portare il sorriso, anche solo attraverso una finestra, ai piccoli ricoverati. «Nel 2016 ho dato vita al progetto Super Eroi Acrobatici (supereroiacrobatici.com): ci impegniamo ad aiutare i bambini ad affrontare con coraggio le loro malattie, come dei veri Supereroi», racconta Anna Marras, consigliera di amministrazione con delega alle risorse umane di EdiliziAcrobatica, parte del gruppo dal 2007.

Spesso protagonista delle calate nei panni di Capitan Marvel, ma anche di eroine come Frozen e Fiona, «io per prima desidero trasmettere a bimbi e famiglie un messaggio di incoraggiamento e speranza, perché si sentano invincibili anche nei momenti più difficili della loro vita. A ogni piccolo che incontriamo vogliamo lanciare un messaggio: “Sei un supereroe! Non mollare!”». Con la pandemia, quando la clownterapia e le altre attività di sostegno ai pazienti all’interno dei reparti sono state costrette a proseguire il lavoro a distanza, sui social o con le videochiamate, «abbiamo intensificato le nostre discese. Con quest’attività pensiamo di fare del bene agli altri, ma in realtà scopriamo che si tratta di una cura per noi stessi. I membri del gruppo ora fanno a gara per potersi calare», continua Marras.

Nuove frontiere

Una storia che ha inizio nel 1994 quando EdiliziAcrobatica porta una significativa innovazione nell’edilizia nel nostro Paese. Operatori specializzati — a metà strada tra trapezisti, restauratori e muratori — svolgono in quota lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, di edifici comuni e monumenti, senza ponteggi o impalcature, ma solo con l’ausilio di una doppia fune di sicurezza. Un’intuizione nata dall’ingegno dello skipper genovese Riccardo Iovino, chiamato ad aiutare un amico nella sistemazione di una grondaia. Un intervento estemporaneo che, nel tempo, si è trasformato nell’idea di applicare su larga scala le tecniche usate in barca a vela e nell’alpinismo anche all’edilizia, come già sperimentato in Francia sulla Tour Eiffel, e in alcune aree montane dalle guide alpine per riparare i campanili delle chiese e mettere in sicurezza pareti rocciose pericolanti.

Una rivoluzione che oggi si traduce in numeri: nel 2021 EdiliziAcrobatica è arrivata a contare 120 sedi operative tra Italia, Francia, Spagna e Principato di Monaco; ha registrato una crescita del fatturato dell’89,9 per cento; ha aumentato il numero di dipendenti e collaboratori raggiungendo quota 1.500 persone, delle quali quasi mille operatori su fune. «Ai nostri clienti offriamo in primo luogo l’efficienza, perché garantiamo maggiore velocità nell’esecuzione dei lavori; poi, la sicurezza, perché senza ponteggi azzeriamo il rischio di intrusioni dall’esterno; e ancora, la sostenibilità, ambientale ed economica. Non trasportando ponteggi, contribuiamo all’abbattimento delle emissioni inquinanti, dei costi per il noleggio delle attrezzature e della tassa di occupazione di suolo. Senza dimenticare la libertà che lasciamo a chi abita negli edifici, di continuare — ad esempio — a godere della luce del sole», aggiunge.

Palestra di vita

L’innovazione non sta, però, solo nel ristrutturare i palazzi con la tecnica su fune, ma nella cura riservata alle persone. «Abbiamo insegnato a veri e abili muratori, dotati di caratteristiche fisiche minime, a fare il loro mestiere appesi, e non viceversa. Abbiamo valorizzato una figura spesso poco considerata, e creato una nuova professione, capace di attirare anche tanti giovani. Certo la selezione è impegnativa, ma quello che offriamo è un’assunzione regolarmente retribuita e continuativa».

A differenza di altri Paesi, in Italia questo mestiere resta ancora prettamente maschile: «Oggi sono inserite solo quattro donne, che si occupano principalmente dei lavori di rifinitura, dove è richiesta maggiore manualità», sottolinea Marras, ricordando il ruolo svolto dalla WEAcademy (per la formazione interna di dipendenti e collaboratori) e dalla EAcademy (volta a rafforzare motivazione e abilità del singolo, dall’organizzazione del tempo allo sviluppo di tecniche di comunicazione più efficaci) . «Spesso — conclude — nel mondo dell’edilizia si sente parlare solo di cantieri e lavori, ma mai del beneficio del cliente: anche su questo punto, abbiamo cambiato il paradigma. Non vogliamo essere i numeri uno solo nella ristrutturazione, ma anche nelle relazioni che portiamo avanti». L’idea di EdiliziAcrobatica è quella di «avere un interesse reale per i sogni di dipendenti e clienti. Il nostro lavoro è una palestra di vita, e ogni giorno continuiamo ad allenarci».

15 maggio 2022 (modifica il 15 maggio 2022 | 19:27)

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, 2022-05-16 03:31:00, L’Uomo Ragno e gli altri, appesi agli ospedali per i piccoli ammalati. È l’evoluzione solidale del lavoro di «Edilizia Acrobatica». Insegniamo ai bimbi anche il coraggio di fronte a una malattia, Silvia Morosi

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