Quegli occhi dei droni solidali e salva Bellezza: più sicurezza dal cielo

di Marco Gasperetti

Firmato un accordo tra il Comune di Firenze e l’Ente nazionale per la sicurezza aerea. Dal trasporto farmaci e generi alimentari ai controlli sulla «salute» dei monumenti

La domanda, un po’ sorprendente, è: può un drone essere solidale, amare e salvaguardare la Bellezza e aiutare gli umani in ogni circostanza? La risposta, ancora più sorprendente, è: assolutamente sì. E se qualcuno pensa che si stia parlando di etica delle macchine e dunque di problemi ancora da romanzi di fantascienza, si legga l’accordo che, per la prima volta in Italia e tra i pochissimi in Europa, è stato firmato tra Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, e l’Enac, l’Ente nazionale per la sicurezza aerea, un protocollo d’intesa che entro tre anni (ma le prime sperimentazioni partiranno prestissimo) per far decollare dalla culla del Rinascimento uno sciame di macchinette volanti capaci di risolvere un bel po’ di problemi.

Tra questi il trasporto di farmaci a domicilio, il controllo dall’alto e a distanza ravvicinata ma in estrema sicurezza dei capolavori della città come per esempio la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, la cattedrale di Santa Maria del Fiore, Palazzo Pitti e ci fermiamo qui perché l’elenco sarebbe lunghissimo. Non solamente, i droni potrebbero aiutare gli anziani portando loro generi alimentari. E, in un futuro prossimo più vicino di quanto si può immaginare, le macchine volanti e intelligenti diventeranno taxi ecologici per trasportare cittadini e turisti a zonzo per la città.

Le macchine intelligenti

Nel protocollo di Firenze è prevista anche questa possibilità con tanto di aree di sosta, di decollo e di ricarica elettrica e, in prospettiva, la possibilità di noleggiare un volo. Quando poi i droni saranno perfetti e i diritti alla privacy delle persone garantiti al 100%, questa sorta di robot con le ali vigileranno dall’alto garantendo la sicurezza di cose e persone senza mai diventare Robocop, ovviamente. Abbiamo volato troppo in alto? Forse un po’, ma la novità colpisce. «L’obiettivo è quello di realizzare una mobilità aerea avanzata – spiega il sindaco Dario Nardella – e con essa avviare nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci, farmaci e dispositivi.

«I velivoli elettrici a decollo e atterraggio assieme a particolari e sicurissimi corridoi aerei che attraverseranno anche uno spazio aereo urbano – continua il sindaco di Firenze -, aiuteranno realmente le persone, anche e soprattutto quelle più fragili e gli anziani. Garantiranno spostamenti veloci e non inquinanti, saranno essenziali nelle situazioni di emergenza, come per esempio il trasporto di sangue e di organi agli ospedali. E saranno occhi infallibili che terranno sotto controllo i tesori artistici e ambientali del nostro territorio». Palazzo Vecchio si è già messo dunque al lavoro. Intanto si è attivato per la realizzazione della nuova infrastruttura che sarà dedicata ai droni solidali: aree riservate al decollo verticale, sistemi di controllo del territorio per la sicurezza urbana, attività di delivery.

Voli in sicurezza

«Entro tre anni i droni voleranno su Firenze in sicurezza – annuncia Dario Nardella – e non saranno soltanto un vantaggio per l’economia cittadina, ma avranno anche un ruolo sociale. Diventeremo sempre più una Smart City (Firenze è la prima d’Italia) e i velivoli elettrici daranno un contributo decisivo all’evoluzione della tecnologia che deve sempre e comunque aiutare i cittadini».

Migliore qualità della vita

Dello stesso avviso è il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, che definisce il protocollo firmato a Firenze il prodotto di una sinergia tra istituzioni che permette di rispondere alle esigenze di un settore che è in continua evoluzione e di procedere in questo modo verso nuovi e alternativi modelli di smart city e di smart mobility. «L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei cittadini – spiega ancora Pierluigi Di Palma – armonizzando l’innovazione con la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale. Realizzare tutto questo in una città d’arte come Firenze significa coniugare storia e futuro- conclude il presidente di Enac -, proporsi all’avanguardia in Europa e nel mondo e ravvivare ulteriormente l’attrattiva della città».

E allora pensate un po’ a un bel tour di Firenze dall’alto a bordo di un drone. Roba da sindrome di Stendhal. Potete comunque stare tranquilli, il pilota automatico è infallibile, vi riporterà a terra svenuti ma sani e salvi.

19 ottobre 2022 (modifica il 20 ottobre 2022 | 07:21)

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, 2022-10-20 05:21:00, Firmato un accordo tra il Comune di Firenze e l’Ente nazionale per la sicurezza aerea. Dal trasporto farmaci e generi alimentari ai controlli sulla «salute» dei monumenti , Marco Gasperetti

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