Quota 41, ma solo per il 2023. Meloni: «A rischio pensioni future»
Tra le ipotesi più plausibili che il governo sta valutando per evitare lo “scalone” delle pensioni con il ritorno della legge Fornero, prevale la Quota 41: una sostituzione dell’attuale Quota 102 che, invece di lasciare il lavoro a 64 anni di età e 38 di contributi, consente di farlo con 61 anni e 41 di contributi. La novità è che la ministra del Lavoro, Marina Calderone, sarebbe intenzionata ad applicare questo modello con la legge di bilancio ma solo per il prossimo 2023, così da prendere il tempo necessario per sedersi al tavolo con i sindacati e lavorare a una riforma più strutturale per l’anno successivo. Oggi i sindacati sono andati a Palazzo Chigi per un vertice con la premier Meloni in vista delle misure della prossima Legge di Bilancio. «Abbiamo sempre riconosciuto l’importanza del confronto con le parti sociali. Il nostro approccio è di totale apertura e rispetto – ha detto Meloni durante l’incontro -. Dove ci porterà questo confronto dipenderà dell’approccio e dalla disponibilità di ciascuno di noi». Ma la premier ha avvertito: «Siamo nel mezzo di una crisi internazionale sociale, usciamo da una pandemia, c’è una crisi energetica in corso, un aumento dei costi delle materie prime, una inflazione vicina al 10%, salari perlopiù inadeguati, pensioni di oggi basse, e quelle future rischiano di essere inesistenti».
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, 2022-11-09 18:57:00, L’ultima ipotesi sulle pensioni in vista dell’incontro governo-sindacati per superare la Legge Fornero: Quota 102 durerebbe solo fino a dicembre 2023 per essere poi sostituita da una riforma strutturale, Alessia Conzonato