Ragazzo bullizzato denuncia la scuola: «Non mi hanno ascoltato»

Ragazzo bullizzato denuncia la scuola: «Non mi hanno ascoltato»

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Il caso

Un 15enne di Cremona ha subito soprusi nel 2021 e ha deciso di denunciare tutto alla Polizia postale: «I professori dicevano di non poter fare niente»

di Redazione Scuola

(ANSA)

2′ di lettura

Bullizzato per un anno con tanto di video postato sul web con il volto incerottato, mentre si allaccia una scarpa e cade e gli altri ridono. È il culmine dell’escalation di soprusi, preceduto da pesanti scherzi in classe (il banco cosparso di amuchina o il materiale scolastico sparito) che un 15enne di Cremona ha subito nel 2021 e che ha deciso di denunciare alla Polizia postale. Secondo il suo racconto, di cui danno notizia sulle pagine locali il Corriere della sera e La Provincia di Cremona, i due bulli, un ragazzo e una ragazza, hanno preso 6 in condotta, «ma si sono pure vantati».

«Evitato dalla scuola»

Il ragazzo aveva cercato di parlare con la scuola, ma «venivo evitato. Mi sono sentito solo, come se fossi io nel torto», ha raccontato. Quest’ anno se li è ritrovati ancora in classe e solo dopo che erano scattate le indagini sono stati spostati in un’altra sezione. I due hanno reagito e su una chat, il maschio ha scritto: «Vendicatemi, ammazzatelo» e alcuni hanno commentato favorevolmente, tanto che il ragazzo è tornato in questura per integrare la denuncia. «Ogni giorno uno scherzo diverso – racconta -. Ho parlato con i professori. Mi dicevano che non ci potevano fare niente. Quando ho scoperto il video, mi sono lamentato con gli insegnanti. L’unico risultato è stata una nota disciplinare, chiamare i loro genitori. Avevo tutta la classe contro. Mi insultavano per aver fatto la spia. I professori hanno deciso di fare un incontro di appena due ore con la referente del bullismo, ma non è servito a niente. Mi hanno proposto lo psicologo, una sola volta, perché era maggio e la scuola stava per finire».

La preside

«La scuola ha agito, ha ascoltato e anche quest’ anno ha attivato azioni a supporto – ribatte la preside -. La scuola non può sottrarsi al suo compito educativo e formativo. I genitori hanno la responsabilità di accompagnare i loro figli. Deve esserci unità di intenti. La scuola sta monitorando come ha sempre fatto per cercare una atmosfera di serenità e di accompagnamento».

, 2022-10-06 15:07:00, Un 15enne di Cremona ha subito soprusi nel 2021 e ha deciso di denunciare tutto alla Polizia postale: «I professori dicevano di non poter fare niente», di Redazione Scuola

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