Raggi: «Meloni? Felice di avere una premier. È  una donna e per questo non le perdoneranno nulla»

Raggi: «Meloni? Felice di avere una premier. È una donna e per questo non le perdoneranno nulla»

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di Emanuele BuzziL’ex sindaca di Roma: «I provvedimenti utili vanno votati. Ho rifiutato un ministero per finire il mio mandato» Virginia Raggi, ormai è un anno che non è più sindaca di Roma. Le manca? «Se intende la poltrona, le rispondo che non mi manca affatto. Mi hanno detto di tutto ma è evidente che non ho mai flirtato con il potere. D’altronde, lo ha scritto proprio lei che, quando mi fu offerto, rifiutai un incarico ministeriale proprio perché volevo onorare fino in fondo il mandato da sindaco. Sicuramente guardo con amore e attenzione alla mia città e provo a prendermene cura: mentre altri, dopo una roboante campagna elettorale hanno abbandonato Roma, io continuo a svolgere il mio compito di consigliera in Campidoglio». Cosa pensa del governo? «Da cittadina spero faccia bene per il bene del Paese. La partigianeria politica non mi appassiona e credo che penalizzi gli interessi collettivi. Io stessa, da sindaca, sono stata penalizzata perché c’era una opposizione ideologica verso le scelte della mia amministrazione. Certamente si è trattato anche di una reazione agli attacchi — ora devo riconoscere — spesso eccessivi del primo M5S. Mi sono ritrovata ad essere la prima, insieme a Chiara Appendino, a ricoprire un incarico amministrativo di rilievo e — la politica è questo — sono stata oggetto degli attacchi politici. Fa parte dei rischi del mestiere. Ma, ritornando alla domanda, credo che la partigianeria non serva all’Italia». Anche lei, però, dall’opposizione ha attaccato con violenza Ignazio Marino. «Ho chiesto scusa per alcuni attacchi. Le rivelo un segreto. In questi ultimi anni con Ignazio Marino si è creato un buon rapporto, umano e professionale. Ci siamo sentiti spesso, anche quando ero sindaca, e abbiamo discusso dei problemi di Roma. Abbiamo evitato di dare pubblicità alla cosa proprio perché c’era un clima di partigianeria, da una parte e dall’altra, che non sarebbe stato capito. Se parli con qualcuno, subito arrivano quelli che ti accusano di cercare l’inciucio. Spero, sinceramente, che questo periodo sia superato». E che dice di Meloni? «Ho fatto pubblicamente i migliori auguri a Giorgia Meloni. Ci siamo sentite telefonicamente. Ha davanti a sé un incarico impegnativo da far tremare le vene. In più è una donna e per questo non le perdoneranno nulla. La aspettano al varco. Al netto dei provvedimenti dell’esecutivo, che vedremo al lavoro, sono felice che una donna sia alla guida dell’Italia. Era ora». C’è una stretta su superbonus e reddito di cittadinanza. «Il reddito di cittadinanza è un provvedimento che difendo e rivendico perché ci allinea al resto d’Europa. Sicuramente vanno semplificate le procedure che consentono ai comuni di poter impiegare i percettori del reddito. Ma non dimentichiamoci quanto è stato provvidenziale durante il lockdown per tante persone che sono state davvero in seria difficoltà. C’è chi se ne approfitta? Si intervenga con fermezza. La guardia di finanza sta facendo un buon lavoro. Se ci sono i furbetti, vanno perseguiti. E questo vale anche per il superbonus. Non dimentichiamoci che la crescita del Pil, e anche i dati sorprendenti dell’ultimo trimestre sono legati anche al superbonus». Il M5S è all’opposizione. «Saper fare opposizione non è semplice. Bisogna mettere al centro l’interesse del Paese. Si deve tentare di far approvare gli elementi più significati del proprio programma con il dibattito politico, anche duro se serve. Se però ci sono provvedimenti utili, questi vanno sostenuti». Viene dipinta in contrapposizione con Conte.«Le contrapposizioni servono a chi vuole creare scontri o perseguire qualche interesse poco trasparente. È un tema che non mi riguarda e non mi interessa. Io parlo poco pubblicamente proprio perché non voglio alimentare questo clima». Sì è parlato di una sua corsa alle Regionali nel Lazio. Cosa le riserva il suo futuro? «Sto onorando il mio impegno da consigliera in Campidoglio. Di certo, non mi lascio strumentalizzare da beghe interne che sono lontane dai miei interessi e che credo non interessino a nessuno se non a coloro che alimentano queste voci. In questi ultimi mesi, oltre ad aver ripreso la mia attività di avvocato, sto studiando molto: ho approfondito temi legati alla transizione energetica che è un tema prioritario per il futuro dell’Italia, delle nostre aziende e dei nostri figli». 4 novembre 2022 (modifica il 4 novembre 2022 | 07:18) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-04 06:19:00, L’ex sindaca di Roma: «I provvedimenti utili vanno votati. Ho rifiutato un ministero per finire il mio mandato», Emanuele Buzzi

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