Rai, primo cda dopo Sanremo: Fuortes alla resa dei conti sulle polemiche

Rai, primo cda dopo Sanremo: Fuortes alla resa dei conti sulle polemiche

Spread the love

di Antonella BaccaroL’ad illustra i dati di ascolto della raccolta pubblicitaria. E Salvini attacca sulle elezioni: Le tv locali hanno fatto pi servizio pubblico che certe tv nazionali Festival di Sanremo: ultimo atto. Della kermesse canora dei record si discuter domani mattina, mercoled 15 febbraio, nel consiglio di amministrazione Rai. prassi che dell’evento pi importante prodotto dall’azienda pubblica si parli presso l’organo che lo gestisce. L’amministratore delegato Carlo Fuortes, finito nel mirino della maggioranza di governo, sicuramente snoccioler i dati gi presentati sui risultati di ascolto e economici, a partire dalla raccolta pubblicitaria che ha superato i 50 milioni. Molto probabile che si parli anche delle polemiche generate dal Festival: dal messaggio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, letto a tarda notte, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di cui i consiglieri non sapevano nulla, dalla promozione di Instagram e dei profili social privati, fino alle discusse performance di Fedez e di altri artisti. I grandi numeri di Sanremo, che producono doverosi e sentiti ringraziamenti a tutte le maestranze impegnate, non riescono a nascondere gli svarioni editoriali che hanno danneggiato l’immagine della Rai, anche a livello internazionale scrive in una nota il consigliere che rappresenta i dipendenti, Riccardo Lagan. Il quale segnala anche come la politica stia strumentalizzando i fatti per arrivare ai soliti obiettivi di spartizione, ai quali siamo abituati, ma rispetto ai quali non ci rassegniamo. Lagan chieder spiegazioni anche sulla cessione della titolarit organizzativa,editoriale e financo istituzionale del Festival a soggetti esterni. prevedibile che anche i consiglieri espressione della maggioranza di governo Simona Agnes (Forza Italia) e Igor De Biasio (Lega) chiedano conto a Fuortes di alcune incongruit. Ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, interrogato sul ricambio al vertice della Rai, non ha commentato ma ha mosso precise critiche: Le televisioni locali hanno fatto pi servizio pubblico che certe tv nazionali che manco hanno ricordato che si votava in Lazio e Lombardia. Se uno avesse dovuto decidere in base alla Rai, in base a quello che ha visto all’ultimo Sanremo, cosa avrebbe dovuto fare? Evidentemente – ha aggiunto – i cittadini sono molto pi concreti e pragmatici. Nel merito della riforma della Rai, Salvini convinto che il canone vada tolto dalla bolletta e che vada fatta una riflessione su quanto costano alcuni superstipendi e sul ruolo di alcuni agenti. Il riferimento al superagente Lucio Presta che ha gestito Sanremo. Tornando al cda, tra gli altri argomenti in agenda ci sono anche l’audizione dell’ad di Rai pubblicit Gian Paolo Tagliavia e l’aggiornamento sul piano industriale e sul contratto di servizio. Ma anche la presentazione del nuovo Piano editoriale del Tg2 da parte del nuovo direttore Nicola Rao, che indicher i vice. Secondo indiscrezioni, verrebbero confermati i quattro in quota Forza Italia, Lega, Pd (due). Mentre il vice grillino verrebbe sostituito da un giornalista in quota Fratelli d’Italia. Venerd il piano editoriale andr al voto della redazione. Dove in molti si chiedono che senso ha procedere, visto che Rao viene dato per papabile al Tg1. Intanto l’assemblea del Tg1 ha aderito alla mobilitazione sindacale dell’Usigrai che prevede di attenersi alla rigorosa applicazione del contratto. Motivo: la mancata risposta dell’azienda alla richiesta dell’Usigrai e della Consulta dei Cdr di intervenire sulle gravi mancanze di personale nelle testate nazionali. 14 febbraio 2023 (modifica il 14 febbraio 2023 | 21:33) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.