di Adriana LogroscinoAlle modifiche aprono tutte le forze di maggioranza: distinzione tra organizzatori e partecipanti, definizione più precisa del reato, riduzione della pena massima (con i dubbi di FdI). Opposizioni compatte: provvedimento inutile e dannoso L’iter parlamentare per la conversione in legge del decreto che contiene le norme sui rave illegali è iniziato con la presentazione al Senato. E mentre la maggioranza apre, con diverse gradazioni, alle modifiche, le opposizioni si compattano nella richiesta di cancellare la norma. Alle preoccupazioni sollevate dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil oggi pomeriggio risponderà il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi , che vedrà Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri il 31 ottobre non è stato ancora assegnato a una commissione perché devono ancora costituirsi. Ma nel frattempo il lavoro è iniziato sul piano politico per trovare un’intesa sulle modifiche che dovrebbero rimodulare almeno tre aspetti: la pena massima prevista, nel decreto fissata a 6 anni, dovrebbe scendere sotto i 5 anche per escludere la possibilità per il pm di ricorrere alle intercettazioni (una richiesta soprattutto di Forza Italia, su cui Fratelli d’Italia frena); una distinzione più marcata nelle responsabilità assegnate a organizzatori e partecipanti ai rave; il reato, infine, giudicato da molti giuristi troppo generico, dovrebbe essere meglio precisato e probabilmente collegato allo spaccio e al consumo di droghe. Da Forza Italia, il partito di maggioranza che aveva sollevato maggiori dubbi proprio sulle intercettazioni e il rischio che la contestazione del reato si potesse estendere a manifestazioni sindacali o scolastiche, Maurizio Gasparri espone una posizione mediana: «Il decreto sui rave party era necessario e opportuno — ha dichiarato il vicepresidente del Senato —. Bisognava prevedere la possibilità di sgombrare immobili o campi agricoli occupati, di sequestrare materiale che, come abbiamo visto nel caso di Modena, è molto costoso e conferma che alle spalle di questi eventi ci siano organizzazioni potenti evidentemente e spacciatori di droga. Si può discutere sull’entità della pena massima o definire meglio la condotta che si vuole sanzionare. Modifiche di dettaglio. Indietro non si torna». Anche il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, apre a moderate revisioni: «Una norma che ci voleva dopo tanto lassismo, ma se ci sono preoccupazioni fondate per come è stata scritta, siamo pronti a correggerla in parlamento». L a sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, esponente di FdI , mantiene la posizione. «È un decreto che tutela i giovani, non limita nessuna libertà. Si può migliorare in fase di conversione, con un’ampia convergenza, ma è importante conservare la parte relativa al sequestro dei mezzi e degli impianti audio. Rappresentano un disincentivo». Quindi Ferro polemizza con l’opposizione: «Ad accusarci sono gli stessi che hanno inventato il green pass e chiuso per mesi gli italiani a casa». La minoranza, però, non intende recedere né accettare modifiche configurabili come compromesso. «Bisogna togliere di mezzo questo obbrobrio giuridico — dice Debora Serracchiani, capogruppo del Pd, annunciando l’iniziativa dem per abrogare la norma — è un fatto di buon senso. Presenteremo un subemendamento al dl Aiuti ter. Chiediamo a tutti i gruppi parlamentari di sottoscriverlo. Anche nella maggioranza ci sono dubbi e ripensamenti». Durissima la presa di posizione del Movimento 5 Stelle: «È una norma da stato di polizia, va ritirata», sostiene il presidente Giuseppe Conte. Di provvedimento «tanto inutile quanto pericoloso», parla la deputata pentastellata, Chiara Appendino. 3 novembre 2022 (modifica il 3 novembre 2022 | 22:20) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-03 21:11:00, Alle modifiche aprono tutte le forze di maggioranza: distinzione tra organizzatori e partecipanti, definizione più precisa del reato, riduzione della pena massima (con i dubbi di FdI). Opposizioni compatte: provvedimento inutile e dannoso, Adriana Logroscino