Pavel Antov, il deputato russo morto cadendo da una finestra in India: criticò l’invasione dellUcraina

Pavel Antov, il deputato russo morto cadendo da una finestra in India: criticò l’invasione dellUcraina

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di Michele Farina

Antov, 65 anni, imprenditore nel campo delle carni e dei salumi, stato trovato senza vita il giorno di Natale. Le autorit indiane e la pista del suicidio: due giorni prima un amico era morto nello stesso albergo. L’ambasciata russa: niente di sospetto

Il volo: in comune con le storie pi o meno eccellenti di prominenti cittadini russi che hanno osato anche timidamente criticare le mosse dello zar Vladimir Putin c’ l’ultimo misterioso atto (forse coatto) della loro vita: il volo dalla finestra. La new entry di questa lista volante si chiamava Pavel Antov ed era un ricchissimo deputato di Vladimir (citt a 200 km da Mosca) che militava nel partito dello zar omonimo, Russia Unita, mecenate dell’arte e venditore di insaccati. La scorsa estate secondo notizie di agenzia aveva pubblicamente definito terroristici gli attacchi sull’Ucraina, salvo poi fare marcia indietro sui ceci e dichiarare fiducia assoluta al signore di Mosca. Il suo corpo senza vita stato ritrovato il giorno di Natale a migliaia di chilometri da casa, sotto la finestra della stanza che occupava al terzo piano di un albergo di Rayagada nello Stato di Odisha, in India.

Festa di compleanno

Antov, psichiatra di formazione con studi a San Pietroburgo, era diventato ricco (nel 2019 la rivista Forbes gli attribuiva un patrimonio di 180 milioni di euro) nella Russia post-sovietica, prima cimentandosi con un banco dei pegni e poi nel campo delle carni e dei salumi. Gioviale e iperattivo, amava molto viaggiare e si trovava in India con un gruppetto di quattro amici per celebrare il suo 65esimo compleanno. Poche, rarefatte notizie sono arrivate da Odisha, Stato di 43 milioni di abitanti affacciato sul Golfo del Bengala. La guida che accompagnava i russi avrebbe scoperto Antov a terra in una pozza di sangue, sotto la sua finestra. Due giorni prima, il gruppo aveva gi perso Vladimir Budanov, amico (non si sa quanto stretto) di Antov, ritrovato morto nella sua stanza d’albergo. Secondo gli inquirenti indiani che indagano sull’accaduto, citati dal canale Ndtv, l’industriale di Vladimir si sarebbe gettato nel vuoto per Natale, sconvolto dalla scomparsa dell’amico. Insieme stavano persino progettando un grande allevamento di polli ma il destino (o il Cremlino?) ci avrebbe messo lo zampino interrompendo il sodalizio di affari e di amicizia. L’ambasciata russa in India ha fatto sapere che la polizia indiana non ha ritrovato nessun riscontro criminale nella morte dei due cittadini russi.

Naturalmente l’amicizia una questione molto seria, e i casi della vita infiniti. Eppure il gioco barbaro delle coincidenze e la modalit del volo dalla finestra di russi non perfettamente allineati con il capo richiamano alla mente fresche memorie. A settembre era volato dal sesto piano di un ospedale di Mosca il presidente del Consiglio di amministrazione di Lukoil, uno dei due giganti petroliferi russi: Ravil Maganov aveva 67 anni e nei giorni della sua scomparsa Mash, sito con buone fonti nelle forze dell’ordine russe, aveva sostenuto che il manager fosse in cura per problemi di cuore e che gli fosse stata diagnosticata una forma di depressione. L’agenzia statale Tass aveva parlato di infarto, spiegando che Maganov avrebbe assunto anti-depressivi. Non sufficienti a impedirgli di gettarsi dalla finestra.

Depressione interiore o pressioni dall’alto (o alle spalle)? Lo scorso marzo il board di Lukoil aveva chiesto in un comunicato la rapida fine del conflitto armato in Ucraina, esprimendo sincera vicinanza a tutte le vittime. A finire rapidamente non stata la guerra ma l’esistenza di Maganov. La sua morte, scrivevano Fabrizio Dragosei e Davide Casati sul Corriere, susciterebbe solo qualche perplessit se non arrivasse dopo una serie di suicidi e incidenti pi o meno oscuri iniziati gi prima dell’invasione a febbraio e poi via via sempre pi frequenti. Da Leonid Schulman a Sergey Protasenya, personaggio importante nel settore del gas trovato morto con la moglie e la figlia in un resort in Spagna. L’arma del delitto: un’ascia.

Il volo di gruppo dalla finestra una modalit pi complicata e meno credibile di farla finita o di inscenare un suicidio di famiglia. Pi chiara, si fa per dire, la scomparsa di Dan Ropoport, lettone che aveva fatto fortuna in Russia e vivace critico del governo Putin, che la notte della vigilia di Ferragosto precipitato da un palazzo di Washington con un cappello in testa, infradito arancioni e in tasca 2.620 dollari in contanti. Il re dei salumi di Vladimir ha seguito una traiettoria simile (senza infradito), volando da una finestra nella lontana citt indiana di Rayagada, disperato per la morte di un compagno di viaggio. stato il destino (o il Cremlino?) che ci ha messo lo zampino.

27 dicembre 2022 (modifica il 27 dicembre 2022 | 15:12)

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