In due interviste rilasciate al Corriere della Sera e a La Stampa, la ministra Marina Calderone, responsabile del Welfare del governo Meloni, ha discusso le dinamiche del mercato del lavoro in Italia, sottolineando che il lavoro c’è e respingendo l’idea di un salario minimo.
Secondo la ministra, i 25 miliardi di euro spesi per il Reddito di Cittadinanza non hanno prodotto i risultati attesi in termini di riduzione della povertà o accompagnamento al lavoro. Tuttavia, ha assicurato che il sostegno ai più fragili rimarrà garantito anche con la sospensione del sussidio.
A partire dal 1° settembre, una nuova piattaforma digitale del ministero sarà attiva per le offerte di lavoro e la formazione, al fine di incrociare domanda e offerta. Inoltre, la ministra ha evidenziato come in Campania siano stati censiti 108.000 posti di lavoro disponibili, la regione con il più alto numero di percettori (circa 25.000).
Nel colloquio con Paolo Baroni, la ministra ha ribadito che il governo ha già assicurato ai più fragili il sostegno necessario. Nel dialogo con Isidoro Trovato, ha invece sottolineato che la bomba sociale è una vicenda più mediatica che reale, e ha enfatizzato che l’articolo 1 della Carta Costituzionale fonda la Repubblica sul lavoro, non sul sussidio.
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