Referendum, perché no. Ascari: «Certi valori non sono negoziabili. Chi serve lo Stato sia senza macchie»

Referendum, perché no. Ascari: «Certi valori non sono negoziabili. Chi serve lo Stato sia senza macchie»

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di Virginia PiccolilloAscari: Appendino corretta Stefania Ascari, da parlamentare Cinque Stelle, componente della commissione Giustizia, voterà no all’abolizione della legge Severino? «Certo». Perché? «Perché una delle caratteristiche principali, quando si presta servizio nelle istituzioni, deve essere l’incensuratezza. La trasparenza e la legalità sono valori non negoziabili e a chi è condannato non si può permettere l’accesso alle istituzioni in rappresentanza dei cittadini». I sindaci lamentano che mentre per i parlamentari l’incandidabilità e la decadenza scattano dopo la condanna definitiva, per gli amministratori basta una condanna in primo grado. Hanno torto? «Purtroppo la legge Severino è molto chiara. E va rispettata. Punto. Noi serviamo temporaneamente lo Stato. E il primo requisito di accesso alla politica è che non ci devono essere macchie sul curriculum. Bisogna essere un esempio di onestà e trasparenza». Anche sindaci del M5S, come Chiara Appendino, hanno sperimentato come è facile ritrovarsi condannati in primo grado… «Ma Chiara Appendino si è comportata con estrema correttezza. Quello che vale per gli altri deve valere per tutti noi. Ricordo i primi V-day con Beppe Grillo che diceva: fuori i condannati dalla politica. Ci mancherebbe che cambiassimo idea ora che siamo al governo. Per questo tra i cinque no che diciamo ai referendum considero fondamentale quello all’abolizione della custodia cautelare per rischio di reiterazione del reato». Perché? «Sono la prima firmataria della legge sul codice rosso. E sapere che gli stalker, in caso di vittoria dei sì, potrebbero continuare ad agire indisturbati, mi spaventa. Anche perché sono reati spia che spesso si accompagnano con altri ben più gravi fino al femminicidio. Io dico: stiamo tutti giustamente partecipando al ricordo delle terribili stragi di mafia in cui trent’anni fa morirono Falcone e Borsellino. Non fermiamoci alle celebrazioni, combattiamo la criminalità con le leggi. La Severino non va abrogata». 8 giugno 2022 (modifica il 8 giugno 2022 | 22:53) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-08 20:53:00, Ascari: Appendino corretta, Virginia Piccolillo

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