Regione, altra infornata di nomineEmiliano sotto accusa: Mercimonio

Regione, altra infornata di nomineEmiliano sotto accusa: Mercimonio

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la politica Mezzogiorno, 23 dicembre 2022 – 16:16 Il presidente della Regione sceglie Lacatena e Di Gregorio come consiglieri delegatiper l’Urbanistica e i Giochi del Mediterraneo del 2026. Azione e Articolo 1 all’attacco di Francesco Strippoli A sinistra Michele Emiliano, a destra Stefano Lacatena Per qualcuno sono un atto indegno e un mercimonio. Per altri invece sono come il bizzarro cappello di Cunningham, praticamente non esistono. La questione ruota attorno alle ultime nomine del presidente della Regione Michele Emiliano: nella giornata di gioved ha assegnato nuovi incarichi a due consiglieri della sua maggioranza: sono Enzo Di Gregorio (Pd) e Stefano Lacatena, ex capogruppo di Forza Italia nella scorsa primavera al gruppo civico di Con. I nominatiLacatena stato nominato consigliere delegato per urbanistica e assetto del territorio. In pratica si occuper della materia fin qui gestita dall’assessora Anna Grazia Maraschio (Sinistra Italiana). Alla quale resta l’incarico assessorile su Ambiente e rifiuti, ma in pratica il suo assessorato ne viene dimezzato. Per la precisione: Emiliano ha avocato a s la delega dell’urbanistica e poi ha designato Lacatena a seguirne le attivit. Il governatore ha poi nominato il pd Enzo Di Gregorio quale responsabile di progetto per i Giochi del Mediterraneo 2026. Di Gregorio coordiner anche a livello politico e in accordo con l’Asset, lo stato di realizzazione degli investimenti. L’indennit dei due consiglieri non aumenta. Il dimezzamento di MaraschioIl dimezzamento dell’assessorato di Maraschio non turba i rapporti con Sinistra Italiana. Emiliano si era preoccupato di avvertire per tempo i vendoliani. I quali non hanno avuto difficolt a cedere l’Urbanistica sapendo che finir nelle mani di Emiliano. Il quale delega Lacatena ma resta formalmente il responsabile delle politiche urbanistiche. Inoltre SI aveva colto che ci sono molte pressioni di Pd e M5S per conquistare un altro assessorato. SI non rappresentato in Consiglio e ha preferito evitare frizioni in maggioranza per evitare conseguenze pi drastiche: cio che qualcuno potesse mettere gli occhi sul posto della Maraschio. Che invece cos resta in giunta. Le reazioniLe reazioni sono aspre e sarcastiche. Partiamo da queste ultime. Le deleghe ai consiglieri regionali per l’indirizzo politico sui rami dell’amministrazione non esistono nell’ordinamento: sono una cosa bizzarra, come il cappello leopardato indossato da Howard Cunningham, quale componente della Loggia del leopardo nella celebre serie televisiva Happy Days. Le parole sono dei consiglieri di Azione: Fabiano Amati, Sergio Clemente, Ruggiero Mennea. I tre consiglieri, che sono all’opposizione dopo il loro passaggio in Azione, aggiungono un concetto: Fatto salvo il valore degli interessati e la consapevolezza di Emiliano di tenere in questo modo le persone in pugno, nessun valore legale e concreto pu essere attribuito agli indirizzi o alle iniziative di controllo esercitate dai nominati. Atto indegnoLa segreteria regionale di Art. 1 severa, nonostante rientri nella larga maggioranza di Emiliano: Seppure con poche speranze, avevamo auspicato che il tempo delle ricompense per convenienza, logiche di interesse e di equilibri, fosse finito. Invece, ancora una volta, dobbiamo prendere atto che Emiliano preferisce utilizzare le istituzioni per premiare quei consiglieri che passano dal centrodestra al centrosinistra e far quadrare il cerchio della propria maggioranza. Articolo 1 rievoca anche la nomina dell’ex deputato forzista Rocco Palese alla sanit: Materie importanti e strategiche quali sanit e urbanistica vengono consegnate nelle mani di noti esponenti del centrodestra, in barba al mandato degli elettori: un vero e proprio mercimonio, un atto indegno che da l’idea dello stato comatoso in cui versa il centrosinistra e il governo di questa regione. 23 dicembre 2022 | 16:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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