Regione Campania, De Luca vuole legali di fiducia: dribbling all’Avvocatura di Palazzo Santa Lucia

Regione Campania, De Luca vuole legali di fiducia: dribbling all’Avvocatura di Palazzo Santa Lucia

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il blitz non riuscito Mezzogiorno, 23 marzo 2022 – 08:31 In una delibera sul sostegno alle famiglie era stato inserito un capitolo con il tentativo di riorganizzare la struttura anche con incarichi di staff di Angelo Agrippa Il blitz non è riuscito, ma la giunta di palazzo Santa Lucia ci ha provato a nascondere nella pancia di un provvedimento di tutt’altro contenuto anche la riorganizzazione — corretta in chiave fiduciaria per il presidente Vincenzo De Luca — dell’Avvocatura regionale. Nella delibera 109 dello scorso 8 marzo — con cui è stato approvato il disegno di legge per il «Sostegno alle famiglie numerose: detrazioni per figli fiscalmente a carico. Variazione al bilancio di previsione 2022/24. Ulteriori disposizioni» — era stato inserito, infatti, all’articolo 8, rubricato come «Riorganizzazione dell’ufficio speciale dell’Avvocatura regionale», il tentativo di bypassare di fatto l’attuale struttura legale alle dipendenze della Regione per trasformarla in un Ufficio di diretta collaborazione del presidente della giunta nel quale sia quest’ultimo, sia l’avvocato coordinatore avrebbero potuto nominare dirigenti, conferire incarichi di staff e di posizione organizzativa. Le disposizioniAl comma 2, del resto, viene precisato che «il coordinatore è soggetto di diretta collaborazione del presidente della giunta ed è scelto fiduciariamente dal presidente fra gli avvocati appartenenti al ruolo professionale, di cui al precitato articolo 1, comma 43 della legge regionale n. 4/2011, e che abbiano effettivamente esercitato la professione forense per almeno dieci anni e siano iscritti all’albo speciale per il patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori, ovvero, in conformità alla disciplina vigente, fra gli avvocati dello Stato, gli avvocati delle avvocature pubbliche iscritti negli elenchi speciali abilitati da almeno dieci anni al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori o gli avvocati del libero foro in possesso di esperienza di patrocinio, anche innanzi alle giurisdizioni superiori, almeno ventennale». Insomma, avvocati di fiducia del presidente della giunta al posto dell’attuale organizzazione regionale. «Ma senza copertura finanziaria — ravvisano i dipendenti dell’Avvocatura — con la nomina del Coordinatore al di fuori di qualunque procedura valutativa e con la violazione della disciplina sulle incompatibilità professionali», la norma già così presenterebbe numerosi aspetti controversi, risultando a rischio «di illegittimità costituzionale». In CommissioneIeri pomeriggio, il disegno di legge a sostegno delle famiglie numerose è giunto in Commissione regionale Bilancio, celando tra i risvolti anche l’articolo 8, ma alla fine il presidente Franco Picarone, pare dopo una telefonata con lo stesso De Luca, ha annunciato di volere stralciare la disposizione sull’Avvocatura per farne oggetto di emendamento. «Quello sull’Avvocatura regionale — ha commentato il segretario della Commissione Bilancio, Gianpiero Zinzi — era un vero blitz nascosto nelle pieghe di un provvedimento avente ben altra natura, cosa che ha dell’incredibile, per poi essere derubricato come errore di disattenzione. La verità è che anche solo a pensare di poter mettere alla guida di un organismo indipendente un coordinatore di diretta collaborazione politica è grave. Lo stralcio, pertanto, è una scelta doverosa rispetto ad un articolo che risultava del tutto estraneo al contenuto del disegno di legge e palesemente in contrasto con il riconosciuto carattere di indipendenza dell’Avvocatura regionale che va sempre preservato. Continueremo a tenere gli occhi aperti per evitare che, come spesso accade, un provvedimento esca dalla porta e poi rientri dalla finestra». Il provvedimentoAlla fine la Commissione Bilancio ha licenziato il testo sui benefici alle famiglie numerose, dopo l’aumento delle addizionali regionali: «È stato introdotto — ha detto l’assessore al Bilancio Ettore Cinque — un sistema di detrazioni per figli a carico in favore dei soggetti aventi reddito imponibile ai fini dell’addizionale regionale Irpef non superiore ad euro 28mila lordi con separata quantificazione a seconda che trattasi di almeno due figli fiscalmente a carico o di un unico figlio a carico ma portatore di handicap. Auspico l’incremento delle detrazioni anche per il terzo e il quarto scaglione,ma il mutato scenario economico avrà ripercussioni sulla Regione». La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – CampaniaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 23 marzo 2022 | 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-03-23 07:32:00, In una delibera sul sostegno alle famiglie era stato inserito un capitolo con il tentativo di riorganizzare la struttura anche con incarichi di staff,

Pietro Guerra

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