Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene di estrema importanza e urgenza una ridefinizione della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche, in passato flagellata da una serie di provvedimenti insensati: le ultime riforme hanno estromesso da diversi istituti scolastici una materia strategicamente fondamentale per diffondere i valori della legalità, il senso civico e l’attaccamento alle istituzioni.
Con il reclutamento di tutti coloro che avessero fatto domanda con il piano di assunzione della legge 207/2015 si ebbe nel sistema scolastico la presenza, in moltissime scuole del primo e del secondo ciclo, di un docente di Diritto.
Tale condizione determinò un incremento notevole di attività volte a potenziare le competenze degli studenti e a supportare in molti casi i dirigenti scolastici nelle funzioni di gestione ed organizzazione delle scuole.
Fu proprio in quella occasione che si constatò l’utilità tangibile di avere a disposizione personale qualificato sulle tematiche giuridiche ed economiche, anche nelle scuole di primo grado e nelle comunità educative come i licei, sedi tradizionalmente precluse a una disciplina invece decisamente funzionale spesso al prosieguo della carriera scolastica degli studenti; basti pensare al numero elevato di avvocati, notai, giudici, dottori commercialisti, funzionari amministrativi che dispongono
di un titolo di studio da liceo.
Invece, in modo inspiegabile, rispetto alle decisioni precedentemente assunte, senza neanche valutare tramite monitoraggi appositi l’eventuale successo dell’operazione, tutti i docenti impiegati nella scuola media, i quali avevano apportato, soprattutto tramite il potenziamento, linfa nuova e nuovi contenuti alla didattica curriculare ed extracurriculare, vennero redistribuiti principalmente nelle regioni del Nord d’Italia, forzatamente; esclusivamente nelle scuole secondarie di secondo
grado in cui la classe di concorso fosse presente.
Pertanto da quasi dieci anni sia la mobilità (trasferimenti interprovinciali /utilizzazioni e assegnazioni provvisorie) che il reclutamento hanno conosciuto una forte condizione di staticità con le graduatorie relative ai docenti di ruolo e non paralizzate.
Famiglie intere si ritrovano da anni nell’impossibilità di poter vivere sotto lo stesso tetto; anche coloro che sono caregiver hanno grandissime difficoltà a rientrare nelle proprie sedi per prestare assistenza ai propri cari.
Con l’inflazione ancora elevata e la lenta adeguazione degli stipendi al caro vita (alloggio, vitto, energia elettrica etc.) il disagio economico dei docenti fuorisede cresce.
La classe di concorso A046 sembra dimenticata da tutti o peggio oggetto intenzionale di dissoluzione da parte dei Governi precedenti. Non un solo progetto, provvedimento è stato costruito per alleviare quanto descritto, nonostante avessimo in diverse occasioni proposto la nostra collaborazione con una serie di suggerimenti utili soprattutto alle dinamiche didattiche e alla rivalutazione della classe di concorso in questione.
La Legge 20 agosto 2019, n. 92, recante Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’Educazione civica, è stata fallimentare: una disciplina così importante spalmata su interi consigli di classe senza una pianificazione e senza nessuna forma di investimento. Sia chiaro: qualora l’Educazione civica dovesse permanere nell’orario curriculare dovrebbe essere attribuita esclusivamente ai docenti competenti in materia, A046, diversamente si trasformerebbe in un patetico onere per chi
non ha le competenze necessarie per porgere i contenuti disciplinari. Essere poco credibili di fronte alla classe sminuisce il proprio prestigio professionale. Stessa improvvisazione / incuria per la gestione della Sicurezza sui luoghi di lavoro, fondamentale, invece, per sensibilizzare gli studenti sulla tutela della propria incolumità; dal 2017 al 2021 sono stati denunciati 296.003 infortuni e 18 morti; i tragici casi di Giuliano De Seta, Lorenzo Parelli e di Giuseppe Lenoci dimostrano quanto sia criminale e irresponsabile risparmiare su tali argomenti. Ricordiamo che, in base a segnalazioni ricevute, molte scuole non dispongono di risorse adeguate atte a formare sulla cultura della sicurezza i propri studenti.
Riteniamo necessari i seguenti interventi: reintrodurre un docente A046 in tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado, con il compito di animatore di Educazione civica alle scuole secondarie di primo grado e nelle scuole di secondo grado, dove fosse assente completamente la classe di concorso; inoltre occorrerebbe la costituzione di due ore settimanali di Diritto nelle scuole superiori di secondo grado laddove la disciplina fosse completamente assente e il potenziamento di un’ora nelle scuole ove sia presente per incrementare e diffondere la cultura della sicurezza.
Chiediamo alle forze di Governo di inserire nella legge di Bilancio del 2024 interventi in linea con la risoluzione / attenuazione delle criticità rilevate.
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