Opere trafugate, 60 reperti riportati in Italia. Valgono quasi 20 milioni

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di Lorenzo Nicolao

Rimpatriati dagli Usa grazie a una cooperazione giudiziaria internazionale. C’ anche un affresco pompeiano del I secolo d.C.. Il ministro Sangiuliano: Allestiremo una mostra ad hoc

Un affresco pompeiano, una testa marmorea di Atena e una kylix a sfondo bianco. Sono tre dei 60 reperti archeologici che sono tornati in Italia grazie a un’operazione congiunta tra i Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale e il New York Country District attorney’s office americano. Le opere antiche risalgono a un periodo che va dal VII secolo a.C. al I secolo d.C. e sono state negli anni trafugate dai siti archeologici italiani per vie illegali. Sono stati recuperati negli Stati Uniti dopo che erano rimaste per anni nei musei, nelle case private e in gallerie straniere senza alcun diritto di propriet. Nella maggior parte dei casi sono state offerte in vendita ad alcuni broker dell’arte senza alcun tipo di autorizzazione. Nella sala Spadolini del Ministero della Cultura i reperti sono stati presentati alla stampa dallo stesso ministro Gennaro Sangiuliano , che si congratulato con l’Arma dei Carabinieri e per l’operazione italo-americana. Un grande successo contro il traffico illecito. Tutelare non significa solo conservare il patrimonio, ma anche evitare che sia depredato illegalmente. Continueremo anche in futuro questa preziosissima missione di recupero, uno dei nostri principali compiti come Ministero della Cultura. Queste le parole di Sangiuliano, che ha aggiunto: Stiamo pensando di allestire una mostra ad hoc per tutti questi reperti. Abbiamo anche altre attivit di recupero in corso ma per motivi di riservatezza non posso raccontarvi i dettagli.

Grazie al Comando TPC dei @_Carabinieri_, alla collaborazione del Viceprocuratore Matthew Bogdanos e all’@AmbasciataUSA sono rientrati in Italia 60 reperti archeologici trafugati illecitamente. Tutelare significa anche evitare che il nostro patrimonio sia depredato. pic.twitter.com/6n8f5BfZdT

— Gennaro Sangiuliano (@g_sangiuliano) January 23, 2023

Le opere
Il patrimonio delle opere recuperate ha un valore stimato di quasi 20 milioni di euro. Tra queste spicca un importante affresco pompeiano, l’Ercole fanciullo con serpente del I secolo a.C., ma ci sono anche diverse teste marmoree, piatti e corredi in bronzo, oggetti in ceramica come anfore, kylix e vasi risalenti soprattutto all’Antica Grecia. I beni recuperati saranno temporaneamente esposti presso il Museo dell’arte recuperata di Roma. Prossimo passo, l’individuazione dei poli museali ai quali destinare stabilmente le opere, per renderle fruibili al pubblico.

I precedenti
Negli ultimi anni sono stati recuperati in questo modo quasi 75 mila beni archeologici e paleontologici e 1.227 opere false sequestrate, con un valore, qualora immesse sul mercato come autentiche, di oltre 85 milioni di euro. Operazioni che hanno incluso tantissime perquisizioni e 971 persone denunciate. In particolare, secondo quanto anticipato in occasione della presentazione dei 60 beni recuperati dagli Usa, i furti di beni culturali sono stati complessivamente 288 di cui 10 in musei e ben 123 nei luoghi di culto. Sono stati inoltre 31.672 i beni d’arte controllati nella Banca Dati Leonardo e 1.419 i controlli alle aree archeologiche terrestri e marine.

23 gennaio 2023 (modifica il 23 gennaio 2023 | 17:28)

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