Welfare
di Massimiliano Jattoni Dall’Asén20 ottobre 2022
Le richieste della Lega e le ipotesi di FdI
La Lega preme: la riforma delle pensioni deve indirizzarsi verso Quota 41, diventata un po’ il cavallo di battaglia di Salvini. Ma per non tornare alla legge Fornero, dal primo gennaio 2023, l’uscita dal lavoro con 41 anni di versamenti a prescindere dall’età deve fare i conti con le casse dello Stato: si parla di 4-5 miliardi di euro. Troppi. E, così, sul tavolo del neo esecutivo è comparsa una Quota 41 con soglia d’età per riuscire a tagliare i costi. Quale sarà però il possibile paletto anagrafico bisogna attendere i conti dell’Inps. A quanto pare, però, questa soluzione non piace al Carroccio, che insiste per la sua proposta, che piace pure ai sindacati. Intanto, in alternativa, Fratelli d’Italia rispolvera un’ipotesi elaborata quando stava all’opposizione, che prevede un’uscita anticipata ma penalizzata tra i 62 e i 66 anni. Su tutto pesa il finanziamento dell’indicizzazione di tutte le pensioni al costo della vita, che richiederà per il prossimo anno circa 9 miliardi di euro in più, per via dell’inflazione superiore alle vecchie previsioni.La materia è dunque complessa e ancora informe, ma vale la pena vedere tutte le opzioni in campo.
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, 2022-10-20 08:50:00, Opzione uomo, Quota 41 (o il ripristino di Quota 102) con correttivi: tutte le proposte della riforma che il nuovo governo sarà costretto a varare per evitare il ritorno della legge Fornero, Massimiliano Jattoni Dall’Asén