Chi è  Antonio Prisco, il rider ricordato da Schlein: portò in tribunale Deliveroo

Chi è Antonio Prisco, il rider ricordato da Schlein: portò in tribunale Deliveroo

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in memoria Mezzogiorno, 1 marzo 2023 – 10:33 La segretaria Pd lo ha ringraziato nel suo primo discorso. Era responsabile della categoria per la Nidil Cgil di Simona Brandolini Alberto Brasca, Gian Claudio Pinto, Daniele Nucera, scrutatore stroncato da un malore la sera delle primarie, Antonio Megalizzi e Antonio Prisco. Elly Schlein, appena eletta segretaria del Pd, ha ringraziato gli amici che non ci sono pi. Tra questi anche Prisco, napoletano, organizzatore del primo sciopero dei rider, ma soprattutto una vita spesa al fianco dei pi deboli. Chi eraPrisco muore il 29 aprile del 2021. Era responsabile della categoria per la Nidil Cgil. Nel 2020 aveva portato in Tribunale Deliveroo, per l’utilizzo dell’algoritmo Frank: che emarginava i lavoratori che, per motivi personali legati a diritti come la malattia e lo sciopero, non si rendono continuativamente disponibili al lavoro. La sentenza stata una svolta epocale nei diritti sindacali della categoria. Il 31 dicembre 2020, per la prima volta in Europa, un Tribunale, quello di Bologna, stabil, infatti, che l’algoritmo cieco e pertanto indifferente alle esigenze dei ciclofattorini, che non sono macchine, ma lavoratrici e lavoratori con diritti. Antonio Prisco aveva 37 anni e a sua volta era un rider. La Federico II, nel 2022, ha bandito anche un concorso del Premio di Laurea in Memoria di Antonio Prisco. La morte e il cordoglioLa sua morte fu improvvisa, ma sui social ancora vivo il suo ricordo. All’epoca la notizia fu per qualche ora tenuta riservata. Ogni amico pi stretto ricevendo la notizia si guardato attorno aspettando che Antonio uscisse da un angolo gridando qualcuno degli insulti che riservava solo agli amici e a chi voleva bene. Su richiesta della famiglia si aspettato a rendere pubblica la notizia per evitare alla madre, ricoverata, di apprenderlo dai social o dalla stampa. Fuori casa sua, nelle ore immediatamente successive alla sua morte si sono alternate tante persone che gli sono state legate in fasi e contesti diversi della vita, scrisse uno dei suoi amici pi cari. Ci ha riunito. finito nel suo stile. Plateale, irriverente, irritante, sopra le righe. Antonio sempre stato una persona generosa come poche. Ha passato la sua vita a lottare contro una societ escludente e lontana dal dare le stesse possibilit a tutti. Si sempre battuto per tutti, credendoci con quella traccia riconoscibile di verit propria di chi il disagio lo vive sulla propria pelle. Da quando lo facevamo insieme negli anni universitari che ci hanno unito, fino a poche ore prima della sua ultima notte in cui ha dedicato il suo tempo, alla battaglia, per i diritti dei riders di cui stato fra i primi promotori a Napoli e in Italia. Uno dei lavori simbolo della precariet e della fragilit del nostro tempo. Precariet che logora, fino ad uccidere, soprattutto i pi fragili. Riposa in pace. Resterai nella nostra memoria e nel nostro cuore. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 1 marzo 2023 | 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

Pietro Guerra

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