Riforma del catasto e i possibili altri incidenti parlamentari, il governo Draghi rischia di cadere durante la guerra in Ucraina?

Riforma del catasto e i possibili altri incidenti parlamentari, il governo Draghi rischia di cadere durante la guerra in Ucraina?

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In piena guerra tra Kiev e Mosca, la maggioranza di governo ha rischiato la rottura sulla riforma delle regole catastali e si è salvato solo per un voto
Sul suolo dell’Ucraina, tra le macerie e le bombe, si combatte una guerra che riguarda anche noi, la nostra democrazia e i nostri valori. Un conflitto che rischia di azzerare tutto quello che abbiamo costruito dal 1945 e che riporta indietro di ottant’anni le lancette della storia. In gioco non c’è solo la vita del popolo ucraino, ma il destino dell’Europa intera, il futuro dei nostri figli. In questo scenario, che da giorni è tragicamente sotto gli occhi di tutti, dover raccontare le risse parlamentari su un tema minore come la revisione del catasto imbarazza e rattrista.
Un governo di unità nazionale, per quanto variopinto e largo, non può dividersi su dossier minori in un momento che richiede il massimo dell’unità e della coesione, sul piano interno e su questo internazionale. Non è responsabile, non è dignitoso e non è nemmeno utile. Parliamo di una riorganizzazione catastale che darà i suoi effetti a partire dal 2026 e che non comporta, almeno fino ad allora, alcun aumento delle tasse sulla casa. Lo ha detto Mario Draghi
in conferenza stampa e che alcuni leader dei partiti che sostengono l’esecutivo non credano alla parola del presidente del Consiglio pone un tema serissimo, che riguarda la tenuta del governo stesso.
Un governo che giovedì notte, dopo due giorni di guerriglia su commi e cavilli, si è salvato per un solo voto. In Parlamento molti si chiedono se il tanto temuto incidente parlamentare avverrà sulla delega fiscale, sulla concorrenza, sulla giustizia o su riforme meno cruciali per la realizzazione del Pnrr e la crescita economica del Paese, già messa a dura prova dai missili di Putin. Qualunque sarà il pretesto, Draghi salirà al Quirinale e rimetterà il mandato perché «andare avanti così non serve al Paese». Ma quel giorno i leader della presunta unità nazionale che fanno ballare l’esecutivo tra commissioni e aule dovranno presentarsi davanti alle telecamere e spiegare agli italiani terrorizzati perché hanno scelto di tirar giù il governo di un Paese del G7 a un tornante cruciale per l’Europa. E mentre le liane della storia, come ha detto Draghi in Parlamento citando lo storico Robert Kagan, «vogliono avvolgere il giardino di pace in cui eravamo convinti di abitare».

4 marzo 2022 (modifica il 4 marzo 2022 | 10:56)
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, 2022-03-04 09:56:00, In piena guerra tra Kiev e Mosca, la maggioranza di governo ha rischiato la rottura sulla riforma delle regole catastali e si è salvato solo per un voto, Photo Credit: , Monica Guerzoni

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Pietro Guerra

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