Riforma reclutamento e formazione dei docenti, il governo va avanti: decreti attuativi in arrivo nelle prossime settimane

Riforma reclutamento e formazione dei docenti, il governo va avanti: decreti attuativi in arrivo nelle prossime settimane

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Si vota il 25 settembre, le Camere sono state sciolte a seguito delle dimissioni irrevocabili del premier Mario Draghi e dei ministri. Il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti.

“Dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all’inflazione e al costo dell’energia. Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Pnrr”, ha detto il premier dimissionario Mario Draghi

Il governo, anche se dimissionario, ha il compito di garantire la continuità amministrativa perché il Paese non può restare senza una guida.

Tra i provvedimenti c’è anche la possibilità di emanare tutti i decreti legislativi attuativi di deleghe già approvate dal Parlamento, che è una quota parte importante dell’attuazione del Pnrr.

Pertanto sono in arrivo nelle prossime settimane alcuni dei provvedimenti attuativi della riforma del reclutamento. Uno, il DPCM che perfeziona il percorso dei 60 cfu, è atteso entro il 31 luglio.

Il DPCM dovrà definire il percorso formativo da 60 CFU/CFA. Il provvedimento dovrà essere emanato entro il 31 luglio. Il provvedimento definirà i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 crediti formativi universitari o accademici necessari per la formazione iniziale.

Entro il 31 luglio 2022 il provvedimento della presidenza del Consiglio dei Ministri definirà

  • i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 CFU/CFA, di cui almeno 10 di area pedagogica, comprendente attività di tirocinio diretto e indiretto non inferiore a 20 CFU/CFA. Per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non può essere inferiore a 12 ore. I
  • il numero di crediti universitari o accademici riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità
  • la percentuale di presenza alle attività formative necessarie per l’accesso alla prova finale
  • le modalità di svolgimento della prova finale del percorso universitario e accademico, comprendente la prova scritta e orale

Disbrigo degli affari correnti, ecco cosa potrà fare il governo fino all’autunno. CIRCOLARE Presidenza del Consiglio [PDF]

TESTO

Reclutamento dei docenti

Cambia il modo di formare in ingresso e selezionare i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Viene istituito un percorso abilitante di 60 CFU gestito dalle Università e attivato sulla base del fabbisogno di cattedre, con prova finale comprendente una prova scritta e una lezione simulata.

A regime, si tratterà dell’unico modo consentito agli aspiranti di conseguire l’abilitazione.

I 24 CFU, già acquisiti da numerosi aspiranti inseriti nelle GPS, non andranno perdutiE’ questa una delle novità del testo

Data ultima per acquisire i 24 CFU è il 31 ottobre 2022.

L’abilitazione permetterà di accedere ai concorsi a cattedra per i quali sono state riformulate le prove selettive. Addio ai test a crocette e ritorno alle domande aperte. Approfondisci

Quindi il percorso per diventare insegnante diventa laurea magistrale (triennale per ITP) + percorso abilitazione di 60 CFU + concorso + anno di prova in servizio con test finale e valutazione conclusiva.

Docenti già in possesso di un’abilitazione o specializzazione sostegno: come conseguono altra abilitazione. NOVITA’ 

Fase transitoria

Sarà data possibilità fino al 31 dicembre 2024 ai candidati dei concorsi a cattedra di possedere 30 CFU o 24 (questi ultimi acquisiti entro il 31 ottobre 2022) e di conseguire i restanti dopo aver superato il concorso a cattedra. Una fase di passaggio prima dell’entrata a regime del nuovo sistema che entrerà in vigore tra il 2025 e il 2026. Approfondisci

Docenti con tre anni di servizio

I docenti con tre anni scolastici di servizio anche non continuativi, svolti entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, nei cinque anni precedenti nelle scuole statali valutati ai sensi dell’articolo 11/14 della legge n. 124/99 (naturalmente con il titolo di studio di accesso alla classe di concorso) partecipano al concorso. Il percorso successivo dipenderà, come per gli altri colleghi, dal possesso o meno dell’abilitazione o dei 30 CFU o dei 24 CFU.

Come si svolgeranno i concorsi

Annuali, con prova scritta a risposta aperta. Graduatoria per abilitati e non abilitati Leggi tutto

Formazione retribuita

Il PNRR istituisce, inoltre,  un sistema di formazione per i docenti in servizio parallela a quella prevista dalla riforma Renzi e che include anche la possibilità di premiare i docenti. La partecipazione sarà volontaria e quanti supereranno con successo un percorso triennale potranno ricevere un premio in denaro.

A tal fine sarà istituita una Scuola di alta formazione con il fine di dare le linee guida all’attivazione dei corsi premiali per i docenti. Per finanziare la scuola era inizialmente previsto il taglio della Carte del docente, che nella riformulazione del testo è stata scongiurata, almeno fino al 2024.

I premi ai docenti saranno assegnati dal comitato di valutazione delle scuole e sulla base delle risorse annuali a disposizione.

Altre misure

Il testo del maxiemendamento, inoltre, prevede i seguenti provvedimenti:

  • esoneri per i collaboratori dei dirigenti scolastici per le scuole in reggenza  Leggi tutto
  • scorrimento delle graduatorie degli idonei dei concorsi docenti della secondaria Leggi tutto
  • stop a taglio della carta docente, ma fino fino al 2024,
  • concorso riservato agli insegnanti di religione precari Leggi tutto
  • procedura straordinaria per l’assunzione di insegnanti di sostegno
  • titoli di accesso A26 Matematica e A28 Matematica e Scienze saranno integrati entro il 31 luglio Leggi tutto
  • Docenti abilitati e con tre anni di servizio su sostegno accedono direttamente al TFA sostegno Leggi tutto

, 2022-07-22 10:05:00, Si vota il 25 settembre, le Camere sono state sciolte a seguito delle dimissioni irrevocabili del premier Mario Draghi e dei ministri. Il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti.
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