Riforma voto in condotta, Valditara: Contro i bulli ci vuole più scuola, non stare 10 giorni a casa giocando con la PlayStation

Riforma voto in condotta, Valditara: Contro i bulli ci vuole più scuola, non stare 10 giorni a casa giocando con la PlayStation

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante il suo intervento al festival ‘Luce!’ a Firenze, ha sottolineato l’importanza del voto di condotta nell’ambito scolastico.

Il festival, promosso da QN – Quotidiano Nazionale, è stato un palcoscenico per discutere il ruolo della disciplina e dell’edificazione nel percorso formativo degli studenti.

Valditara ha espresso la necessità di trasmettere un messaggio forte agli studenti riguardo le conseguenze delle loro azioni. Il ministro ha criticato l’approccio tradizionale della sospensione, evidenziando come tale metodo possa non indurre alla riflessione, ma piuttosto offrire una sorta di vacanza non voluta. Secondo il Ministro, gli studenti sospesi potrebbero finire a giocare con la playstation o a girovagare per strada, evitando così la responsabilità delle loro azioni.

Nel quadro di una proposta più costruttiva, Valditara suggerisce un maggiore coinvolgimento scolastico come soluzione. In questo modo, gli studenti saranno incoraggiati ad analizzare e comprendere i motivi dei loro comportamenti inappropriati. In casi più gravi, il Ministro sottolinea l’importanza della consapevolezza del valore di far parte di una comunità, un’esperienza che la scuola può e deve fornire.

Inoltre, ha toccato il tema del merito, sostenendo una visione inclusiva e democratica. Contrariamente a un’interpretazione elitaria, Valditara vede il merito come un mezzo per valorizzare l’individuo, permettendo a ciascuno di esprimere il meglio di sé. Questa prospettiva, ha affermato, è chiaramente delineata nella recente riforma scolastica.

Riforma voto in condotta, ecco cosa si prevede

Con il disegno di legge approvato a settembre, chi prende 6 sarà rimandato a settembre e dovrà presentare un elaborato critico in materia di Cittadinanza; se succede in quinta superiore, dovrà trattare l’elaborato nell’Esame di Stato.

Solo chi prende 9 o 10 in condotta avrà diritto a ottenere il massimo dei crediti scolastici che andranno poi a fare media nel calcolo del voto finale di Maturità. Previsto il voto in condotta anche alle medie, e farà media: finora era espressa tramite un giudizio.

Cambiano anche le sospensioni: l’alunno che ha subìto fino a due giorni di sospensione dalle lezioni svolgerà attività scolastiche su temi legati ai comportamenti messi in atto con elaborato finale. Nel caso di sospensioni più lunghe dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso delle strutture convenzionate.

Prima direttrice:

- Si precisa che il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.
- Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017.
- La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.
- La normativa attuale, che presenta varie criticità e ambiguità, prevede che la bocciatura, a seguito di attribuzione di 5 per la condotta, sia attuata esclusivamente in presenza di gravi atti di violenza o di commissione di reati. Con la riforma si stabilisce invece che l’assegnazione del 5, e quindi della conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto.
- L’assegnazione del 6 per la condotta genererà un debito scolastico (nella scuola secondaria di secondo grado) in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica avente ad oggetto i valori costituzionali e i valori di cittadinanza.

Seconda direttrice:

- Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento. Questo percorso si concluderà con la produzione di un elaborato critico su quanto è stato appreso, che sarà oggetto di opportuna valutazione da parte del consiglio di classe.
- Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative.

Terza direttrice:

- Nel caso di sospensione superiore ai 2 giorni, se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità. Ciò al fine di stimolare ulteriormente e verificare l’effettiva maturazione e responsabilizzazione del giovane rispetto all’accaduto.

Le decisioni che riguardano queste misure saranno adottate dalle singole scuole, nello specifico dai consigli di classe, nel rispetto dell’autonomia scolastica.

, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.orizzontescuola.it/riforma-voto-in-condotta-valditara-chi-sbaglia-paga-ci-vuole-piu-scuola-non-ha-senso-stare-10-giorni-a-casa-davanti-alla-playstation/, Politica scolastica, https://www.orizzontescuola.it/feed/, redazione,

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