di Marco GasperettiTutti i 24 consiglieri (tranne un ex Pd ora al Misto) hanno approvato un documento urbanistico che prevede lo stop all’impianto: dalla maggioranza di centrodestra a guida FdI fino all’opposizione, contrariamente alle posizioni dei partiti nazionali Tutti contro il rigassificatore. O meglio tutti schierati a favore del «no» all’impianto i gruppi del consiglio comunale di Piombino (24 consiglieri) escluso l’unico rappresentante del Gruppo misto, Marco Pellegrini ex Pd. Il fronte trasversalissimo di Piombino non si scompone anche dopo le dichiarazioni della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che sostanzialmente ha detto sì all’impianto (salvo non siano trovate altre soluzioni meno impattanti) e al sì del Pd nazionale e regionale. Il rigassificatore, infatti, dovrebbe essere costruito all’interno del porto dove partono i traghetti per l’Elba e altre isole e dove si trovano anche impianti di itticoltura. Non è la prima volta che il consiglio comunale di Piombino si esprime contro l’impianto. Stavolta lo ha fatto approvando lunedì scorso un documento urbanistico all’interno del quale è previsto un no secco. Hanno votato a favore del documento e dunque per il «no» al progetto i cinque consiglieri della lista del sindaco Francesco Ferrari (Fratelli d’Italia), così come hanno fatto i 4 consiglieri dell’Udc, i 3 della Lega, i 4 di Udc e i 3 di Forza Italia che fanno parte della maggioranza di centrodestra. E allo stesso modo ha votato quasi l’intera opposizione con i consiglieri del Pd e gli altri di Rifondazione, M5S e una lista civica e il gruppo Misto. Il Corriere ha una newsletter dedicata alle elezioni: si intitola Diario Politico, è gratuita, e ci si iscrive qui 14 settembre 2022 (modifica il 14 settembre 2022 | 12:49) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-14 10:49:00, Tutti i 24 consiglieri (tranne un ex Pd ora al Misto) hanno approvato un documento urbanistico che prevede lo stop all’impianto: dalla maggioranza di centrodestra a guida FdI fino all’opposizione, contrariamente alle posizioni dei partiti nazionali, Marco Gasperetti