Rinnovo contratto scuola, in arrivo integrazione atto di indirizzo per aumento stipendio. Dal 17 gennaio tavoli tecnici su parte normativa. Le ultime notizie

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Si è conclusa all’Aran la prima riunione del 2023 sul rinnovo del contratto scuola. Come è noto, dopo l’accordo economico raggiunto a metà novembre, adesso bisogna chiudere sulla parte normativa. Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, auspica una rapida conclusione della trattativa, ma i sindacati frenano e chiedono tavoli tecnici sull’argomento. A prendere la parola è stata la segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci che ha parlato a nome di tutti i sindacati rappresentativi.

In base a quanto raccolto da Orizzonte Scuola, dal 17 al 19 gennaio, tre riunioni (orario d’inizio sempre alle 10:30) sulla parte normativa del contratto Istruzione 2019-21, per entrare nel vivo della discussione. Tavoli tecnici che poi confluiranno in una riunione plenaria alla presenza del presidente dell’Aran e dei segretari nazionali.

Piccola novità anche sulla parte economica. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nelle prossime ore, farà un’integrazione dell’atto d’indirizzo per rendere subito esigibili i 300 milioni di euro riferiti alla RPD (retribuzione professionale docenti), risorse già stanziate nella legge di bilancio 2022 e inizialmente stanziate per la valorizzazione del merito. Ci sono poi altri 100 milioni una tantum che dovranno finanziare la componente fissa della retribuzione accessoria di docenti e Ata per il 2022 (si tratta nello specifico di 85,8 milioni di euro sono per i docenti e 14,2 milioni di euro per ATA per il 2022, destinati alla RPD e al CIA).

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