“Le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere calabresi hanno rinnovato, seguendo l’input dato loro dalla Regione, al momento fino al 30 giugno, tutti i contratti a tempo determinato del personale impiegato in questi mesi per fronteggiare l’emergenza Covid”. Scriveva così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, ieri, in una nota, attraverso la quale evidenziava quanto questi 852 sanitari abbiano “contribuito in modo decisivo alle ottime performance raggiunte dalla Calabria per quanto riguarda la campagna vaccinale” e spiegando che ora saranno impegnati con i profughi provenienti dall’Ucraina. Questi rinnovi dovevano rappresentare una buona notizia per tanti ma, a seguito di alcune segnalazioni arrivate questa mattina in redazione, per molti di loro così non è stato. Parliamo soprattutto di chi sta affrontando l’emergenza pandemica operando con contratto Co.Co.Co. (Collaborazione Coordinata e Continuativa), che nella deliberazione del commissario straordinario Ilario Lazzaro sottoscritta il 30/03/2022 hanno visto il loro monte orario settimanale drasticamente ridotto: da 35 a 18 ore. Una “sorpresa” di certo non gradita per chi, instancabilmente, in piena pandemia ha messo a disposizione tutta la propria professionalità, sprovvisto di opportune tutele contrattuali, senza giorni di ferie, senza malattie, lavorando anche durante le festività e a volte superando significativamente le ore contrattualmente previste, pur di offrire un servizio fondamentale alla comunità. Dagli ospedali, alle scuole, agli hub e alle numerose strutture in cui si sono messi a disposizione per sensibilizzare la popolazione prima, per fare i tamponi poi e ancora per consentire a tutti di vaccinarsi, questi sanitari si sentono “sfruttati”, non opportunamente tutelati e anche un po’ delusi dalle promesse fatte da Occhiuto che non trovano, però, nella delibera citata le opportune gratificazioni. , 2022-04-01 10:45:00, “Le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere calabresi hanno rinnovato, seguendo l’input dato loro dalla Regione, al momento fino al 30 giugno, tutti i contratti a tempo determinato del personale impiegato in questi mesi per fronteggiare l’emergenza Covid”. Scriveva così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, ieri, in una nota, attraverso la quale […]
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