Rintracciato  Jack Ma: vive  a Tokyo da 6  mesi (con la famiglia e lo chef personale) dopo la «scomunica» in Cina

Rintracciato Jack Ma: vive  a Tokyo da 6 mesi (con la famiglia e lo chef personale) dopo la «scomunica» in Cina

Spread the love

di Guido Santevecchi

Il profeta dell’e-commerce frequenta un club molto esclusivo nel quartiere Ginza. L’imprenditore aveva denunciato pubblicamente il sistema finanziario cinese

Non se la passa troppo male Jack Ma, nonostante l’oscuramento subito in Cina e l’assedio alla sua Alibaba da parte delle autorità finanziarie comuniste. Da sei mesi vive a Tokyo, con la famiglia e lo chef personale al seguito. Le sue tracce sono state scoperte dal Financial Times: il profeta dell’e-commerce frequenta un club molto esclusivo nel quartiere Ginza della capitale giapponese, fa escursioni alle terme e sui campi di sci, viaggia in Israele e negli Stati Uniti. Da sei mesi ha lasciato casa sua a Hangzhou, dove c’è il quartier generale di Alibaba.

In Cina Jack Ma è diventato invisibile dall’ottobre del 2020, quando denunciò pubblicamente il sistema finanziario cinese, paragonandolo a «un banco dei pegni» che soffocava l’innovazione tecnologica. Probabilmente il miliardario aveva capito che sul suo gruppo, estesosi dall’e-commerce al credito, stava calando la lunga mano del Partito comunista. La svolta marxista di Xi Jinping da allora ha punito Alibaba e gli altri giganti della nuova economia cinese, da Tencent a JD.com con multe miliardarie e ordini di cedere rami d’attività.

Jack Ma è stato confinato nell’ombra (scomunica politica non dichiarata pubblicamente dal partito ma evidente, con contorno di voci su un suo possibile arresto). Negli ultimi due anni è stato avvistato solo in eventi filantropici nelle campagne cinesi, o impegnato in viaggi di studio all’estero: tra i floricoltori olandesi e gli agricoltori spagnoli. Non è mai finito agli arresti domiciliari, ma ha dovuto cambiare vita: prima amava partecipare a grandi eventi pubblici per propagandare i trionfi di Alibaba. Il Partito lo ha oscurato, ma senza privarlo della libertà. Jack Ma è stato per anni l’ambasciatore nel mondo del capitalismo cinese (sempre sotto tutela statale), Xi Jinping non ha interesse a punirlo più di tanto.

Però, l’emigrazione di Jack Ma a Tokyo fa parte di uno scenario allarmante per l’industria privata in Cina. Sembra una versione dei «Dieci piccoli indiani» di Agatha Christie, trasportata a Pechino e ambientata nei grattacieli dei grandi gruppi industriali del capitalismo rosso. Uno alla volta, uomini e donne che hanno contribuito a costruire la seconda potenza economica del mondo escono dalla storia. Alcuni senza lasciare tracce, altri annunciando improvvise dimissioni e magari trasferendosi all’estero.

A marzo del 2021 si era ritirato a soli 41 anni Colin Huang, il fondatore della piattaforma di ecommerce sociale Pinduoduo: per «seguire interessi personali». Il maggio seguente fu la volta di Zhang Yiming, geniale fondatore di TikTok che si dimise da amministratore delegato di ByteDance sostenendo di avere improvvisamente «scoperto di non essere tagliato per fare il dirigente». E ancora ha preso la via del passo indietro Richard Liu, che a 47 anni ha lasciato le cariche esecutive di JD.com, colosso dell’e-commerce e grande concorrente di Alibaba. Liu ha annunciato che la sua prossima attività sarà far crescere giovani talenti e finanziare piani di rivitalizzazione e sviluppo nelle aree rurali della Cina. Progetti da filantropo che sono perfettamente in linea con la campagna per la «prosperità condivisa» lanciata da Xi Jinping. Il presidente cinese vuole mettere mano alla ridistribuzione della ricchezza, per sanare la diseguaglianza sociale e rafforzare il potere del Partito comunista, mettendolo al riparo da proteste sociali.

30 novembre 2022 (modifica il 30 novembre 2022 | 12:52)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-30 11:53:00, Il profeta dell’e-commerce frequenta un club molto esclusivo nel quartiere Ginza. L’imprenditore aveva denunciato pubblicamente il sistema finanziario cinese , Guido Santevecchi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.